Nelle vie del centro storico rivive la Passione di Gesù

Si è svolta ieri la 29esima edizione della Via Crucis in costume d’epoca In migliaia alla rievocazione organizzata da S. Maria delle Grazie e S. Bartolomeo

Quid est veritas? «Che cos’è la verita?» si chiede Ponzio Pilato durante l’interrogatorio a Gesù, la “stazione” tra le più importanti della Via Crucis. La verità, difficile da accertare, è uno scontro tra percezioni, dal momento che le persone vedono solo quello che sono disposte ad accettare. Alla presenza del vescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, ieri pomeriggio si è svolta la ventinovesima edizione della Via Crucis in costume d’epoca. Sin dalla prima edizione, nell’ormai lontano 1983, l’evento, organizzato dalla parrocchia di Santa Maria delle Grazie e San Bartolomeo, in sinergia con le parrocchie del Volto Santo e Medaglia Miracolosa, col supporto dell’Amministrazione comunale, si contraddistingue per una duplice valenza: quella religiosa e quella civile. E come ogni anno in migliaia, grandi e piccini, si sono riversati nelle vie del centro storico per seguire gli oltre centoquaranta figuranti che si sono alternati nel rappresentare al meglio uno degli eventi più significativi nella vita di un cristiano: la Passione di Gesù. E non è un caso che il giorno scelto sia stato proprio quello delle Palme. In un clima di grande suggestione e commozione, intensificato ancora di più dalle musiche scelte per l’occasione che hanno fatto da sottofondo ai dialoghi dei protagonisti, in tanti hanno potuto assistere all’evento. Dal bacio traditore di Giuda al processo davanti al Sinedrio, dalla condanna a morte pronunciata da Pilato fino alla morte in croce. Salerno, con i suoi luoghi simbolo, è diventata cornice della kermesse: da piazza Flavio Gioia, da cui ha preso il via il corteo, a Portanova, passando per il Museo archeologico provinciale, il Tempio di Pomona, piazza Sant’Agostino e Largo Campo fino ad arrivare all’ultima stazione: la chiesa dell’Addolorata, teatro della crocifissione. Questi alcuni dei luoghi scelti attraverso i quali si è snodata la processione. In un clima di ossequioso silenzio, tutti i presenti hanno assistito a ciò che si presentava davanti ai loro occhi. Solo ogni tanto si poteva udire la voce di qualche papà che spiegava al figlioletto cosa stesse accadendo e il perché. Protagonisti indiscussi anche i costumi, realizzati dalle donne della comunità o noleggiati, per l’occasione, da alcune ditte specifiche.

La suggestiva atmosfera che si è ricreata tra i vicoli del cuore antico della città, la cura nella scelta degli scorci del centro storico più adeguati alle varie scene, sono riusciti a coinvolgere i numerosi spettatori provenienti anche da fuori città che hanno potuto rivivere uno dei momenti religiosi più intensi dell’anno liturgico cristiano.

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