Nelle periferie la debacle dei Democrat

Cariello è riuscito a violare anche la fortezza Riformista di Santa Cecilia. I “grandi elettori” e i pacchetti di preferenze

Una sola sezione sceglie Cuomo, mentre Cariello espugna la fortezza Riformista di Santa Cecilia. Resta Corno d’oro la periferia fedele al Pd. Unica sezione – la 27 - capace di mantenere anche al ballottaggio il trend del primo turno, Corno d’oro non ha tradito il Partito democratico ed il candidato Antonio Cuomo, facendo registrare un più 19 rispetto alle preferenze ottenute dal nuovo sindaco Massimo Cariello.

Dopo il ballottaggio e la vittoria del centro destra moderato, qualche numero ancora rimbalza in città, dando luogo a letture che partono tutte da un presupposto: Cariello ha vinto quasi ovunque, con casi di doppiaggio nei confronti del diretto contendente alla poltrona di primo cittadino di Eboli. Non manca il pareggio - sette a sette - registrato alla fine dei lavori del seggio posto nell’Ospedale Maria Santissima Addolorata. Tuttavia dal centro alle periferie il lavoro della coalizione sembra non essersi fermato dal 31 maggio fino al 14 giugno.

Un lavoro che ha rimpinguato le “casse” del sindaco portandolo a più 800 voti (9893) rispetto al primo turno (9089). Un risultato al rialzo al quale ha corrisposto il trend negativo di Cuomo che dai 6717 voti del primo turno è passato ai 6371 del secondo. Tutto ciò facendo i conti con un dato d’affluenza al voto ridottosi di circa il 20% al ballottaggio. Quale fine abbiano fatto i 400 voti circa mancanti al candidato democrat non è facile a dirsi. Certo è che qualcosa sembra non aver funzionato a dovere.

Che i consiglieri comunali ormai eletti si siano mossi è chiaro. Nel caso specifico, infatti, sono state poche le variazioni fatte registrare in sezioni considerate fortezza del Pd - area Riformista - come quelle di Santa Cecilia. Fortezza che, tuttavia, è stata violata da Cariello con un’affermazione netta in quattro delle cinque sezioni della Piana del Sele. Nulla da fare, come detto in precedenza, per Corno d’oro dove il lavoro alacre di democrat come Giuseppe Pellegrino ha permesso a Cuomo di non cedere del tutto alla rimonta pur effettuata da Cariello che alla sezione 27 ha ridotto il gap pari a 50 voti del primo turno a 19 preferenze in meno dell’ex parlamentare. Se la visita del neo governatore Vincenzo De Luca sembra sortito un inaspettato effetto boomerang - quanto meno non sembra aver influito sull’espressione di voto dei cittadini -, a far riflettere gli addetti ai lavori, però, è un altro dato. Restano nell’agone delle preferenze al candidato sindaco, negli ambienti della politica ebolitana ci si chiede che fine abbiano fatto i 792 voti ottenuti dal candidato Vincenzo Caputo, apparentatosi con Cuomo dopo il primo turno che ne ha decretato l’uscita di scena per il ballottaggio. Poco meno di 800 voti al sindaco - 699 preferenze per le due liste, 951 totali per i candidati – che non sembra aver inciso né dato l’apporto sperato all’ex parlamentare del Partito democratico.

Certo, va considerato il calo dei votanti e l’astensionismo dei disaffezionati alla politica e l’alea costituita dalla libertà di voto espressa dagli altri concorrenti del primo turno: Damiano Cardiello, Salvatore Marisei, Erasmo Venosi. Troppe le variabili intercorse che rendono complicato ridurre tutto ad un calcolo matematico. Sta di fatto che qualcosa nel centro sinistra – quello targato Pd, al governo dal 2005 – non ha funzionato come da previsione. Ed il risultato è ormai sancito anche dalla matematica.

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