«Nelle frazioni alte niente più autobus a partire dalle 18»

MERCATO SAN SEVERINO. «Come facciamo a spostarci dal luogo in cui risiediamo se a partire dalle 18 non passano più autobus?».

E’ questo l’interrogativo che si è posto la maggior parte dei residenti delle frazioni alte del Comune di Mercato San Severino, soprattutto i lavoratori pendolari. I residenti denunciano l’assenza di autobus di linea del Cstp diretti nelle località Lombardi, Carifi, Torello, Priscoli e Ciorani, a partire dalle 18.

Il disservizio ha generato malcontento tra i residenti che si sono sentiti “emarginati” dal resto del territorio.

«Non ci spieghiamo – commenta un cittadino – il motivo che ha spinto i vertici del Cstp ad adottare una copertura oraria parziale per le località alte del comune di Mercato San Severino. Chiediamo l’intervento degli organi preposti per far chiarezza su questo episodio cercando, se possibile, di ripristinare anche le corse degli autobus serali».

Proprio pochi giorni fa l’amministrazione comunale grazie all’intervento del sindaco, Giovanni Romano, era riuscita ad ottenere il potenziamento del trasporto pubblico in località Bivio Rosto ottenendo l’anticipazione di dieci minuti della partenza della linea 54 del Cstp, precedentemente prevista alle 6.30.

«La richiesta accolta favorevolmente dall'azienda di trasporti che gestisce i collegamenti su gomma del territorio – spiegò Romano – giunge a seguito di continue segnalazioni da parte di numerosi pendolari». Il bus che partiva da Bivio Rosto alle 6.30 non riusciva ad arrivare in tempo per la coincidenza con il pullman numero 10 in partenza dal capolinea di Mercato San Severino alle 6.40, per cui i pendolari erano costretti ad aspettare quello delle 7.05 o, nei periodi non scolastici, quello delle 7.20.

Il problema, sollecitato nei giorni scorsi dai cittadini, è stato rappresentato con una nota a firma del primo cittadino, alla direzione del consorzio, chiedendo un tempestivo interessamento. «Un’azione lodevole - commentano i cittadini - che ora ci attendiamo anche per noi residenti delle frazioni alte del territorio». (m.r.)