Nella palazzina un museo dell’industria

È l’ultimo tassello di un mosaico di riqualificazione urbana che punta a valorizzare un intero quartiere, abbinando economia e restyling pubblico. Perché a Fratte, oltre al centro commerciale sorgerà...

È l’ultimo tassello di un mosaico di riqualificazione urbana che punta a valorizzare un intero quartiere, abbinando economia e restyling pubblico. Perché a Fratte, oltre al centro commerciale sorgerà anche un museo. L’immobile c’è già, ed è quello “storico” dove avevano sede gli uffici delle Manifatture cotoniere meridionali. Struttura ceduta al Comune che, secondo il progetto sposato da Gianni Letteri, verrà appunto trasformata in un museo, in un luogo dove poter alimentare anche l’anima, oltre che lo spirito consumistico. «Siamo intenzionati – rivela Letteri – a trasformare la palazzina nel museo delle attività industriali del Regno delle due Sicilie». Il placet dell'Amministrazione comunale c'è già. Adesso bisogna completare tutte le altre procedure, ma entro il prossimo anno l'iter dovrebbe giungere a termine. Dunque cultura e business che vanno a braccetto, per guardare al futuro strizzando, allo stesso tempo, l’occhio al passato, per non dimenticare le proprie tradizioni, soprattutto quelle industriali, che hanno contribuito alla crescita del Paese. «Nel museo, prima di tutto – spiega Lettieri – troverà posto l’archivio delle Manifatture cotoniere meridionali, il più importante, risalente al 1826, attualmente parcheggiato alla Soprintendenza di Avellino". E, ancora, altri reperti storici, che faranno fare un viaggio nel tempo, senza perdere di vista il presente. (g.d.s.)