Nella maggioranza è lite sui controlli della Vigilia 

Stabile accusa: «Verifiche solo sui decibel, ma si vendevano alcolici ai ragazzini» Il sindaco difende in consiglio l’operato della Municipale: «Escludo favoritismi» 

Sono ancora i fatti della vigilia di Natale a far discutere. Ieri mattina in Consiglio comunale è stata la volta del progressista Eugenio Stabile. Quest’ultimo, nel sottolineare come la polizia municipale si sia dedicata esclusivamente al controllo del rispetto dell’ordinanza sindacale sulla musica, ha poi aggiunto: «I vigili si sono però dimenticati delle altre cose che accadevano nella giornata di festa, come la vendita di alcolici a ragazzini. A via Velia alle 16 c’erano solo ragazzini ubriachi e negli angoli più nascosti si vendevano droghe leggere. Non si controllava nessuno, tutti impegnati a verificare i decibel. C’era sempre lì un ambulante con brace viva che somministrava i suoi prodotti dopo che abbiamo vietato la vendita di caldarroste – ha proseguito – Non possiamo consentire a chi sì e a chi no. Ho telefonato alla comandante Cantarella, ma inutilmente. Chi ha gli amici fa tutto, chi non ha amici si ritrova 500 euro di multa». Una conclusione che faceva riferimento alle sanzioni comminate per chi non ha rispettato l’ordinanza sul divieto di musica ad alto volume. Tanto è bastato perché diversi consiglieri sempre della maggioranza si ponessero a difesa dell’operato dei vigili. Da Corrado Naddeo a Paky Memoli a Leonardo Gallo, che ha invitato Stabile «ad essere più presente alle commissioni». Si è generato un momento di confusione generale in cui è stato coinvolto anche il consigliere Dante Santoro e a cui ha posto fine il sindaco Vincenzo Napoli. «Vediamo di fare ordine» ha esordito Napoli. E ha continuato: «I vigili urbani stanno svolgendo una funzione imprescindibile. Escludo possano esserci state disparità di trattamento, ma nel caso verificheremo».
Chiusa questa parentesi tutto è poi filato liscio. Approvata la variazione di bilancio di circa 6 milioni di euro, la maggior parte dei quali sono entrate a sostegno delle Politiche sociali (4 milioni). Poi ci sono 300mila euro dell’Inps per l’assistenza domiciliare, 350mila euro dalla Regione per Benessere giovani e entrate derivanti dai mercatini natalizi e della ruota panoramica. Di contro ci sono, ad esempio, 200mila euro spesi per aumentare la videosorveglianza, per ulteriori lavori di manutenzione e l’ultimazione del nuovo asilo nido. Passato anche il debito fuori bilancio di 149mila euro; la somma è stata accantonata in attesa che si esprima la Corte d’Appello. Votata pure la modifica statutaria di Salerno energia holding e l’accorpamento a titolo gratuito al demanio stradale di una serie di aree di proprietà privata tra via Premuda e via Podgora. All’unanimità è stato poi votato l’ordine del giorno contro il fiscal compact, su cui hanno lavorato i consiglieri Gianpaolo Lambiase, Massimiliano Natella e quelli di Salerno per i giovani. Si è parlato anche del problema della centrale a biomasse con il sindaco che ha assicurato, dietro sollecitazione di Lambiase, «grande vigilanza».
Angela Caso
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