il caso

Nella “guerra” dei porti scende in campo la Regione

De Luca e il suo vice non considerano chiusa la partita dell’accorpamento delle autorità di Salerno e Napoli

SALERNO. «Bisogna rispettare i poteri e le funzioni delle Regioni. Se qualcuno immagina di nominare da Roma il presidente dell'autorità portuale di Napoli o Salerno è fuori strada. Le Regioni non possono essere scavalcate, per questo faremo valere le nostre posizioni in sede parlamentare e in Conferenza Stato-Regioni. In questo senso Liguria e Campania hanno già fatto valere le loro ragioni» Il governatore Vincenzo De Luca è chiaro. E, nel suo appuntamento settimanale da Lira Tv, passa al contrattacco.

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«Un chiarimento sulle competenze - spiega - non può che essere nel merito. Poi andrà discusso cosa spetta allo Stato e cosa alle autonomie locali che non vanno intaccate da spinte centralistiche per evitare di riprodurre la palude burocratica da cui si cerca di uscire. I poteri delle Regioni sono incancellabili». Sulla stessa lunghezza d’onde è il vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, vice presidente della Regione «È stato approvato - evidenzia - solo uno schema di decreto legislativo. Il provvedimento dovrà essere sottoposto all'esame delle commissioni parlamentari». E, proprio in questa fase potrebbe esserci un ribaltamento della situazione.

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