Nella campagna sottotono si teme il voto disgiunto 

Pochi comizi, assenza di nomi di richiamo e polemiche ridotte al lumicino Ma le possibili conseguenze delle preferenze tengono in allarme le coalizioni

È una campagna elettorale sottotono, fra assenza in lista di nomi di richiamo, da sinistra a destra passando per il centro, e poche polemiche ad effetto anche per la mancanza di idee forti per il futuro della città. A Nocera Inferiore ancora non si respira aria di elezioni se non per qualche sporadico comizio in piazza tenuto dai candidati a sindaco Tonia Lanzetta, Alfonso Schiavo, Vincenzo Spinelli, Mario Stanzione e Luisa Gagliardi. Il sindaco uscente Manlio Torquato ha preferito, almeno per il momento, evitare le piazze per chiudersi nel teatro Diana. Incontri con la gente, ma non sul palco, anche per i candidati alla carica di primo cittadino, Pasquale D’Acunzi e Domenico Fimiani.
A tenere banco in questo ultimo fine settimana pre elettorale è soprattutto la possibilità che il voto disgiunto potrebbe farla da padrona, penalizzando nelle urne chi come il sindaco uscente almeno sulla carta sembrerebbe avere le liste più forti. Infatti, a prescindere dalle forze politiche in campo, il primo turno può garantire agli elettori la scelta incondizionata del candidato sindaco cosi come previsto dalla legge elettorale in vigore. A Nocera Inferiore potrebbe, quindi, verificarsi quello già accaduto nel 2011 alle amministrative di Napoli, dove determinante fu appunto il voto disgiunto.
Come ha calcolato YouTrend , ad esempio, alle comunali di Napoli del 2011, il peso del voto disgiunto è valso il 10,93 per cento dei voti totali. In quell’occasione vinse l’outsider Luigi de Magistris. Stessa ipotesi che al momento potrebbe favorire gli sfidanti di Torquato, in primis Lanzetta, Schiavo, D’Acunzi e Spinelli.
In merito a questa ipotesi si sono espressi alcuni dei candidati alla carica di primo cittadino. «Il voto disgiunto – ha affermato Lanzetta – è previsto dalla legge, ogni elettore è libero di scegliere chi ritiene di poterlo meglio rappresentare come sindaco. Nocera in passato ha già dato prova di scegliere a prescindere dalle preferenze di lista».
Sulla stessa linea anche Spinelli. «Il mio appello – afferma il candidato grillino – è che i cittadini esercitino con responsabilità il voto rendendosi conto dell’importanza di questo strumento di democrazia, uscendo dalla logica del voto da dare al vicino di casa o all’amico o al parente. Bisogna votare chi può amministrare correttamente e in maniera onesta la città».
È stato chiaro anche D’Acunzi. «I cittadini possono scegliere il proprio sindaco a prescindere dai partiti, ma per la sua storia, affidabilità e per il suo amore per la città»
Diversi i commenti di Schiavo e Stanzione. «Pratica legittima ma sbagliata – ha affermato Schiavo – se si crede in un candidato sindaco è consequenziale credere nelle liste che lo appoggiano». «La legge è sbagliata – ha invece spiegato Stanzione. A Nocera Inferiore potrebbe verificarsi quello già accaduto in passato e non potrebbe che essere un rischio per la città».
Gagliardi ha aggiunto: «Questa modalità favorisce il clientelismo». A chiudere il sindaco uscente, Torquato. «Una sciocchezza».
Gerardo Vicidomini
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