Nell’urna la lotta tra generazioni

Anziani di Petrosino e Calcedonia accusano i giovani: «Non vogliono cambiare»

SALERNO. Il cambiamento, i giovani, i politici “venduti”, le tasse, le conseguenze della legge Fornero, insomma di tutto un po’. Sono solo alcune delle parole chiave che i salernitani dei rioni Petrosino e Calcedonia hanno usato per descrivere non solo questa tornata alle urne ma tutta una serie di problematiche che per alcuni si sarebbero potute risolvere con un Sì, per altri si sono risolte con il No. Sentimenti contrastanti ed entrambi molto sentiti, soprattutto dai più anziani che hanno mostrato con forza il proprio disappunto verso quei giovani che ritengono vittime delle illusioni lanciate dai sostenitori del No. «Volevano cambiare? E con chi? Con quella gentaglia di Grillo e Salvini? – tuona Matteo De Caro, esercente del rione Petrosino e sostenitore del Sì – I politici ci hanno venduto e i giovani ci sono cascati con tutte le scarpe. Col Sì saremmo riusciti a cambiare molte cose. In sessant’anni nessuno ha fatto nulla per questo Paese. Renzi in tre ne ha cambiato il volto». E la rabbia va proprio contro quei giovani, tanti, che hanno votato per il No in blocco, fermando una riforma che, secondo i più anziani, avrebbe portato aria di cambiamento: «I giovani d’oggi sono un problema – continua De Caro – Si basano sui genitori che li sfamano, ma in realtà non combinano niente a scuola e non sanno cosa significhi lavorare. Ho 64 anni, e nonostante la disgraziata legge Fornero con la quale andrò in pensione tra qualche anno, non ho problemi. Saranno i nostri figli e nipoti ad averne».

C’è chi inneggia a un Erdogan italiano, un’esagerazione sicuramente, ma che dà un immagine dello stato d’animo post referendum, alla ricerca di un leader forte e deciso. Una politica che porti rigore e una linea precisa. Il dato dice che sono stati gli adulti ad aver invocato il cambiamento proposto da Renzi, mentre per i giovani questa riforma proprio non s’aveva da fare. «Ho votato no – commenta Matteo Troia, giovane esercente del rione – Renzi secondo me non ha nessun potere ma sono altri a comandarlo. Senza il No se ne sarebbe andata parte della democrazia. Avrebbero avuto tutto in mano loro. I problemi veri però sono altri. Ad esempio il fatto che in tre anni ho visto quasi raddoppiare le tasse per la mia attività. Non parliamo poi dell’Inps. Cosa ha fatto per me il Governo Renzi?». «Non capisco questi ragazzi come abbiano fatto a votare per il No – commenta invece la signora Lucia Alfano, del rione Calcedonia – Sono loro i primi ad aver bisogno di cambiare, ma poi bloccano una riforma che avrebbe portato alla stabilità e avrebbe finalmente smosso qualcosa. La verità è che stanno troppo bene, coccolati dai propri genitori. Sono altre generazioni».

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