«Nell’ex manifattura sorgerà un polo di natura industriale»

Galdi annuncia i termini dell’intesa stipulata con “FabLab” La scommessa dell’amministrazione si chiama innovazione

Un edificio simbolo di una produzione che ha reso Cava famosa in Italia nel ventesimo secolo è destinato a diventare un laboratorio per imprese innovative, che rilancerà l’attività economica della città.

Ad esserne convinto è il sindaco Marco Galdi il quale ieri, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città, ha comunicato che lo scorso mercoledì «è stata emanata una delibera di giunta nella quale si autorizza l’installazione, nell’edificio storico dell’ex Manifattura Tabacchi a via Crispi, di una “start up” aziendale gestita da FabLab», una realtà innovativa che sinora è stata ospitata all’interno del Marte a corso Umberto I. «La delibera è stata autorizzata dal gruppo Maccaferri con il quale è in corso una transazione che dovrebbe concludersi a breve – ha spiegato Galdi – e permette che intorno al primo nucleo innovativo del FabLab si sviluppino una serie di imprese innovative le quali, almeno in una prima fase, si insedieranno all’interno della struttura». L’obiettivo è quello di promuovere un progetto che il sindaco ha definito “Manifattura 2.0”. Lo scopo ultimo della strategia complessiva è quello di incoraggiare lo sviluppo di nuove progettualità, facendo sì che «l’edificio dell’ex Manifattura diventi la fucina di nuove idee, così come, per oltre un secolo, è stato il luogo in cui si producevano sigari famosi in tutto il mondo».

Il sindaco ha precisato che la start up, che si insedierà a giorni, potrebbe essere trasferita a transazione avvenuta. Anche se ha tenuto a precisare che questo non accadrà se «vincerò le elezioni e avrò la possibilità di governare per un altro mandato». L’obiettivo ultimo di Galdi è, peraltro, quello di istituire, all’interno dell’ex Conservatorio di Santa Maria del Rifugio (che vanta anche una facciata progettata dal celebre architetto Luigi Vanvitelli) «una fondazione per l’innovazione e lo sviluppo, dedicata a tutte quelle personalità che, nel 21esimo secolo, hanno contribuito a cambiare la società con le loro idee». Intanto si attende il via libera della Soprintendenza per la conclusione della transazione tra il gruppo Maccaferri, che detiene la proprietà dell’immobile, ed il Comune di Cava.

I termini dell’accordo prevedono che a Maccaferri sarà accordata l’area retrostante all’edificio storico (che si affaccia su via Parisi e via Rosario Senatore) dove la società potrà realizzare degli appartamenti ed al Comune andrà l’edificio storico.

Alfonsina Caputano

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