Nell’ex fabbrica Di Filippo case e locali commerciali

Area rilevata dal costruttore Napoli dopo il fallimento del gruppo Della Monica

Un’area verde a corredo delle nuove costruzioni, locali commerciali e probabilmente, anche box auto. È una parte del progetto del costruttore Antonio Napoli che, con la società “Edilcasa srl”, ha acquistato, nello scorso mese di dicembre, dalla curatela fallimentare, l’area della ex fabbrica “Di Filippo” a Torrione, il “fabbricone” che doveva diventare uno dei simboli della trasformazione urbana nel filone della collaborazione tra pubblico e privato.
Quella zona della città, infatti, era il fulcro di un precedente progetto di riqualificazione urbana voluto dall’imprenditore Antonio Della Monica, che avrebbe dovuto realizzare in quello spazio di terra, oggi tristemente dismesso, un supermercato, vari altri locali commerciali, parcheggi, ed una stazione aggiuntiva della metropolitana, quella di Torrione, che sarebbe tornata utile anche per le zone alte della città, Sala Abbagnano ad esempio. Il crac finanziario del “re dei supermarket”, ha affossato il progetto ed i terreni, sono stati affidati alla curatela fallimentare, nello specifico al curatore Raffaele Siciliano che nel dicembre scorso, ha proceduto alla vendita dei beni.
«Un’operazione importante - esordisce il costruttore Antonio Napoli - che ho maturato nel corso dei mesi perchè in quella zona, a ridosso del mercato di Torrione in via Robertelli, ho costruito un altro fabbricato realizzato secondo i più moderni standard di sicurezza È infatti l’unico palazzo a Salerno dotato degli isolatori sismici, speciali ammortizzatori, che vengono posizionati sotto i fabbricati di nuova e vecchia costruzione, che evitano danni qualora dovessero verificarsi dei terremoti. In Giappone questa tecnica viene usata ormai da quarant’anni».
Un milione e duecentomila euro, questo l’esborso economico di cui si è fatto carico Napoli per l’acquisto della vasta area del popoloso quartiere di Torrione che si estende per cinquemila metri quadri.
«Sono passati pochi mesi dall’acquisto del terreno e siamo alla fase embrionale del progetto di cui si sta occupando l’architetto Roberto Sica. Una prima bozza è già pronta - dice Napoli - e ne stiamo valutando accuratamente ogni dettaglio. Immediatamente dopo Pasqua, trarremo le prime conclusioni e procederemo con eventuali modifiche o direttamente con la presentazione del progetto, qualora dovesse soddisfarmi in pieno. Quella zona, secondo il nuovo piano regolatore, è tornata ad essere inserita nella categoria “B” quindi in questa prima fase non ci sbilanciamo su quella che potrà essere poi la stesura progettuale definitiva. Una cosa è certa: non ci occuperemo di realizzare la fermata della metropolitana, così come era invece previsto, nella precedente versione del progetto».
Un volto nuovo quindi, per l’area della ex fabbrica Di Filippo rimasta per molti anni, una delle brutture della città, abbandonata a sè stessa e priva di interesse da parte dei privati. «Parliamo di un’area vasta per la realizzazione di nuove costruzioni - ammette Napoli - diversamente invece se quegli spazi fossero stati destinati al commerciale. Non sappiamo ancora con precisione quanti appartamenti riusciremo a ricavarne, approfittiamo ovviamente anche del fatto che è scaduto il Piru (il Programma integrato di riqualificazione urbana) che insisteva in quella zona per proporre un progetto ex novo al Comune di Salerno. L’idea, come ho spiegato in precedenza, è quella di abbinare alle nuove costruzioni, aree verdi, non è escluso che potremmo proporne la cessione di una parte al comune, in modo da rendere il complesso armonioso e funzionale con l’ambiente circostante».
Carla Polverino
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(10-Continua. Le puntate su Pip nautico, Finmatica, Sea Park, ex d'Agostino, Polo fieristico, ex Enpas, Palazzetto dello sport, Edifici mondo e nuovo cimitero sono state pubblicate l'11, il 18 e il 25 febbraio e il 4, l'11, il 19 e il 25 marzo, il 2 aprile e il 9 aprile).