Nell’area potrebbero sorgere uffici, negozi e nuovi parcheggi

Con ventuno voti favorevoli, otto contrari ed un’astensione, il consiglio comunale ha deciso, nella seduta del 18 marzo, di mettere in vendita, insieme ad altre aree (tra cui parte dell’area di via...

Con ventuno voti favorevoli, otto contrari ed un’astensione, il consiglio comunale ha deciso, nella seduta del 18 marzo, di mettere in vendita, insieme ad altre aree (tra cui parte dell’area di via Vinciprova e una metà del parcheggio nell’area dell’ex cementificio accanto alla foce del fiume Irno), piazza Mazzini. Qui saranno concessi i diritti edificatori solo per funzioni produttive e servizi (due piani interrati e due fuori terra per uffici, negozi e parcheggi). L’area oggetto di alienazione di estende su una superficie di 4150 metri quadri, mentre è stata fissata in 18mila metri quadri la quantità di solaio realizzabile. Il valore stimato (comprensivo anche di piazza della Concordia) è di quattordici milioni e duecentoventimila euro. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, la parte di suolo di proprietà comunale coincidente con il lotto fondiario, formerà oggetto di alienazione in regime convenzionato a soggetti privati da individuarsi attraverso procedure di evidenza pubblica. E’ stata prevista la possibilità di frazionare l’area per ampliare la partecipazione di potenziali acquirenti. Ma la scelta di edificare in piazza Mazzini, prima ancora che quelli dei residenti, aveva scatenato i malumori dei consiglieri comunali di opposizione Raffaele Adinolfi e Roberto Celano. «Nessuna esigenza di cassa può giustificare una scelta così scellerata», aveva dichiarato Adinolfi , mentre Celano aveva denunciato che i proventi delle vendite (invocati dal Comune per recuperare il deficit di cassa) non potranno essere usati per impedire il taglio ai servizi e spese sociali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA