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Nell’area archeologica di Fratte va in scena “Menecmi” di Plauto

SALERNO. L’area archeologica di Fratte diventa il palcoscenico naturale di un nuovo appuntamento del II Festival Lirico Salernitano, organizzato dall’Associazione culturale “Temistocle Marzano”,...

SALERNO. L’area archeologica di Fratte diventa il palcoscenico naturale di un nuovo appuntamento del II Festival Lirico Salernitano, organizzato dall’Associazione culturale “Temistocle Marzano”, sotto la direzione artistica di Eugenio Paolantonio.

Questa sera, infatti, alle 20.30, andrà in scena la commedia “I Menecmi” scritta da Plauto e rappresentata dalla compagnia “Extravagantes”. Un testo che, benché scritto 2000 mila anni fa, ha un meccanismo comico, delle dinamiche di interrelazione tra personaggi che non conosce il passare del tempo, e diverte allora come oggi. Insomma un vero e proprio evergreen, che ha divertito intere generazioni e che, sicuramente, continuerà a far sorridere gli spettatori. Il titolo deriva da quello dei due personaggi principali, nonché fratelli gemelli. La commedia, in apparenza movimentatissima, tratta di un evento molto semplice: lo smarrimento e rapimento di Menecmo I e le peripezie che consentono ai due gemelli di incontrarsi per la prima volta e tornare insieme in patria. Attorno all'omonimia e alla straordinaria somiglianza tra i due fratelli viene costruito da Plauto il prototipo della commedia degli equivoci, espressa al suo massimo potenziale, farcita dall'eterno mito-dilemma del doppio, che mette in crisi il sé. Tutto questo raccontato con ritmi comici che ci appartengono poiché scritti nel nostro dna sociale, fatto di frizzi e lazzi, personaggi grotteschi e situazioni paradossali. (g.d.s.)