la mappa

Nel Salernitano ospitati 1.724 migranti

Nei centri di accoglienza straordinaria gestiti dalla Prefettura sono 1.462, gli altri invece sono distribuiti negli Sprar

SALERNO. Il territorio della provincia di Salerno, secondo le disposizioni contenute nel Piano nazionale di riparto di richiedenti asilo e rifugiati concordato tra Ministero dell’Interno e Anci, l’associazione che riunisce i comuni italiani, dovrebbe accogliere nel prossimo futuro circa 2.300 persone. Una cifra che rispecchia il principio di proporzionalità delle presenze in accoglienza sancito nell’accordo, quantificabile in un rapporto di 3 migranti accolti ogni mille residenti, con i necessari correttivi per i piccoli comuni, in particolare quelli con meno di duemila abitanti.

Il Piano punta fortemente sulla rete Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, al quale gli enti locali potranno aderire in maniera volontaria, mantenendo quindi la titolarità delle scelte riguardanti il proprio territorio. Sono previsti, inoltre, incentivi di natura economica per i comuni che aderiranno. L'obiettivo è di passare verso un modello di seconda accoglienza diffuso, teso a evitare la concentrazione delle persone accolte in pochi centri urbani, privilegiando invece un’equa distribuzione territoriale che garantisca standard elevati di accoglienza, stabiliti da specifiche linee guida. La realizzazione del Piano nazionale impone inoltre un rafforzamento della collaborazione interistituzionale, al fine di favorire un’azione congiunta di tutte le istituzioni coinvolte nell’accoglienza dei migranti richiedenti asilo.

I numeri. Per facilitare la comprensione di un fenomeno che ha assunto, anche in provincia di Salerno, un carattere strutturale, è utile capire quanti sono i richiedenti asilo e i rifugiati ospitati sul nostro territorio, andando così a delineare una “mappa” dell’accoglienza. Secondo i dati contenuti nel “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2016”, al 30 giugno 2016 risultano essere 1.724 i migranti ospitati sul territorio salernitano (poco più di diecimila in tutta la Campania, un dato pari al 7,8% del totale nazionale che colloca la nostra regione al quarto posto dietro Lombardia, Sicilia e Lazio), così distribuiti: 1.462 nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) gestiti dalla Prefettura, i quali, seppur immaginati allo scopo di sopperire alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie, costituiscono ad oggi la modalità ordinaria di accoglienza; 262 persone (su un totale di 326 posti disponibili) inserite nella rete Sprar. Facendo un rapido calcolo, la provincia di Salerno accoglie 1,56 migranti ogni mille abitanti, un valore di gran lunga inferiore rispetto a quanto fissato dal Piano di riparto nazionale. Tale rapporto cresce leggermente se si considera l'intero territorio regionale: sono 1,76 le persone accolte in Campania ogni mille residenti.

La rete Sprar. Il numero di richiedenti asilo e rifugiati accolti all’interno di un progetto Sprar in Campania supera, al 30 giugno 2016, le millecinquecento unità; di questi, 82 sono minori stranieri non accompagnati. Nel complesso, i comuni campani che hanno aderito alla rete di seconda accoglienza sono 42. Di questi, soltanto 11 (su 158) si trovano in provincia di Salerno, tra i quali il comune capoluogo. Si tratta soprattutto di piccoli paesi del Cilento, ben 8; spicca invece l’assenza dei grossi centri dell’Agro. Nello specifico, sono 15 i posti per richiedenti asilo e rifugiati disponibili ad Atena Lucana, 21 a Caggiano, 50 ad Eboli, 12 a Ogliastro Cilento, 50 a Padula, 35 a Polla, 50 a Pontecagnano Faiano, 30 a Roscigno, 25 a Salerno, 15 a San Pietro al Tanagro, 23 a Santa Marina. Tutti gli 11 progetti sono destinati all’accoglienza di persone appartenenti alle categorie ordinarie, che non presentano cioè particolari vulnerabilità. Bisogna considerare inoltre l’imminente partenza di due progetti Sprar per minori non accompagnati, presentati dai Comuni di Salerno (per un totale di 48 posti) e San Rufo, e ammessi a finanziamento con risorse del Fondo asilo, migrazione e integrazione.