Nel Salernitano in 150mila tra i banchi 

Sono circa 150mila gli studenti, a Salerno e provincia, che siedono tra i banchi per il nuovo anno scolastico. In città, il sindaco Enzo Napoli e l’assessore alla Pubblica istruzione, Eva Avossa,...

Sono circa 150mila gli studenti, a Salerno e provincia, che siedono tra i banchi per il nuovo anno scolastico. In città, il sindaco Enzo Napoli e l’assessore alla Pubblica istruzione, Eva Avossa, saranno stamattina all’Istituto di istruzione superiore Statale Giovanni XXIII. Napoli e Avossa, hanno augurato buon lavoro ai dirigenti, docenti e studenti, attraverso una lettera, in cui mettono in risalto come la scuola, ancora oggi, sia «se non l’unico, certamente il più sicuro strumento in grado di rendere libere e consapevoli le umane coscienze». Proprio per questo motivo sindaco e assessore invitano gli studenti ad «essere appassionati e motivati, curiosi di conoscere e apprendere perché solo con la conoscenza si può creare e reggere un mondo solidale, multietnico e multiculturale, rispettoso e migliore di quello di ieri e anche di quello di oggi». «Siete il nostro futuro – aggiungono – studiate affinché quel futuro diventi vostro. Siate consapevoli della responsabilità che avete. Vivremo sempre più in un mondo migliore se voi, con la vostra cultura e i vostri insegnamenti, saprete renderlo tale».
Napoli e Avossa, altresì, mettono in risalto come «solo il lavoro collettivo di tutti porterà i suoi frutti». «I nostri ragazzi – precisano – avranno al loro fianco dirigenti preparati e insegnanti motivati. L’entusiasmo dei docenti, l’abnegazione dei loro dirigenti renderà l’istituzione scuola, attivamente formativa e responsabilmente competitiva in un’ottica di una sempre maggiore globalizzazione».
E gli auguri giungono pure dalla Cgil, attraverso la segretaria generale Flc, Clara Lodomini che ricorda pure come sarà un anno «che si prospetta decisivo su più fronti». «I prossimi mesi – spiega la sindacalista – saranno cruciali anche per l’apertura di una nuova stagione contrattuale che dovrà inaugurare non solo un processo di riconquista della regolarità delle scadenze contrattuali, ma anche del potere d’acquisto delle retribuzioni. Il primo contratto dell’Area istruzione dovrà misurarsi con il tema dell’inclusività per tutelare il lavoro non stabilizzato e precario». (g.d.s.)
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