L'EMERGENZA EPIDEMIA

Nel Salernitano il Coronavirus parla spagnolo

Il laboratorio di Genomica dell’Unisa: «Boom di mutazioni dopo le ferie estive»

SALERNO - Almeno il 60% dei casi Covid in circolazione nel Salernitano e in Campania sono riconducibili alla diffusione della cosiddetta “variante spagnola”. Dettagli importanti sulla “mappa” del virus vengono forniti dagli studi del Laboratorio di Medicina Molecolare e Genomica dell’Università di Salerno. L’equipe diretta dal professor Alessandro Weisz del dipartimento di Medicina, nell’ambito di una convenzione con l’Asl locale, conduce da mesi un lavoro approfondito sulle mutazioni e i ceppi del Covid, in base ai tamponi provenienti dagli ospedali del territorio. Una situazione che dallo scorso anno si è continuamente evoluta, fino alla scoperta di varianti più insidiose come quella inglese, approdata anche in provincia di Salerno. Lo ha confermato l’indagine svolta presso il laboratorio sui test molecolari cui si erano sottoposte tre persone, appartenenti alla stessa famiglia, all’ospedale di Sapri.

Professor Weisz, come si è arrivati a questa scoperta?
Dall’inizio della pandemia avviammo un progetto per il monitoraggio a campione nella varie province della Campania, mediante analisi genetica e sequenziamento. A cadenza mensile raccogliamo campioni positivi dagli ospedali, “leggendo” il genoma virale. Ci sono più forme del virus, ma questa è una cosa naturale, nella nostra regione come nel resto d’Italia. Il primo risultato che abbiamo potuto notare è che dopo l’estate è cambiato il panorama.

In che modo la situazione si è evoluta?
Soprattutto per via dei vacanzieri che sono andati all’estero, e hanno portato in Italia altre varianti del Covid come quella spagnola. Da quel momento c’è stato un dilagare: attualmente circa il 70% dei casi in Campania sono riconducibili a quella variante. Probabilmente durante la scorsa estate non sono state adottate molte precauzioni.

E arriviamo ai tre casi di variante inglese nel Golfo di Policastro...
Come sappiamo, sono state individuate diverse mutazioni del virus. Una è emersa in Inghilterra, altre in Sudafrica e in Brasile, e sono quelle che preoccupano maggiormente. Per quanto riguarda la variante inglese, erano già stati trovati dei positivi durante dei controlli in aeroporto. Noi siamo stati quotidianamente in contatto con gli ospedali, fino a che i colleghi non ci hanno accennato che a Sapri stava venendo fuori qualcosa di anomalo. Poi ci hanno inviato i campioni, e i risultati ormai li conosciamo.

Quali sono le caratteristiche di questa variante del Covid?
Presenta delle mutazioni in alcune porzioni del genoma che danno la possibilità al virus di essere più facilmente trasmissibile, più efficiente, di moltiplicarsi e replicarsi rapidamente. In alcuni casi porta a una diversa sintomatologia, anche se non come, ad esempio, la variante brasiliana.

Francesco Ienco

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