Pasquetta

Nel salernitano famiglie e coppie hanno scelto gli agriturismi

La soddisfazione di Coldiretti: "Record di prenotazioni"

SALERNO. Pasquetta positiva per gli agriturismi salernitani. Lo conferma un monitoraggio della Coldiretti provinciale. L’incertezza meteo ha “spinto” le prenotazioni nelle strutture agrituristiche che hanno registrato quasi ovunque il tutto esaurito, grazie anche a prenotazioni “last second”. “I primi dati - osserva il direttore provinciale di Coldiretti, Salvatore Loffreda - ci confermano una giornata molto positiva per le nostre strutture. La crisi si sente ancora e lo notiamo nel minor numero di pernottamenti ma, per le prossime settimane e l'avvio della stagione estiva, aspettiamo fiduciosi l'effetto Expo anche sui nostri territori”.

Gli agriturismi salernitani si confermano meta preferita per Pasqua, in particolar modo per le famiglie. “Ci aspettavamo qualcosa in più dai pernottamenti – osserva Loffreda – ma per il pranzo di Pasqua e Pasquetta sono stati tantissimi i vacanzieri che hanno scelto le strutture agrituristiche, segno del livello di qualità raggiunto, ma anche e soprattutto del valore aggiunto che rappresentano configurandosi come strutture in grado di soddisfare i bisogni del consumatore moderno: vita sana, cibo genuino, benessere e relax”. “Gli agriturismi stanno intercettando sempre più fasce di mercato aggiungendo all'offerta tradizionale una serie di servizi aggiuntivi - precisa Loffreda - in molti è possibile fare escursioni in bici, praticare pesca, trekking, ma anche divertirsi e imparare grazie alle attività didattiche per adulti e bambini. Una tendenza rafforzata dalla crisi che – sottolinea la Coldiretti – sta portando alla riscoperta di un turismo sostenibile e a chilometro zero con mete da raggiungere in giornata senza spendere troppo”. E sono le famiglie con bambini in testa agli utenti che scelgono l'agriturismo salernitano, seguite dalle coppie con meno di 55 anni. “Il pranzo in campagna a Pasqua e Pasquetta piace sempre, ma la sfida del settore per combattere la crisi sarà destagionalizzare i flussi turistici”, conclude Loffreda.