Nel nome di Matteo costruite nove chiese nel Sud del mondo

Oggi in Brasile sarà inaugurato un nuovo edificio di culto per iniziativa del gruppo Comis guidato da don Andrea Vece

Proprio oggi ad Acre, nello stato brasiliano del Rio Branco, la Comis di Salerno inaugura una chiesa intitolata a san Matteo. Il giorno ed il luogo non sono casuali: è la festa del patrono di Salerno e la missione è quella non distante dalla regione dell’Amazzonia dove, nel 1977, perse la vita il sacerdote di Lancusi, don Alfonso De Caro. Per il gruppo di cooperazione missionaria, guidato da don Andrea Vece della parrocchia Madonna di Fatima, non è la prima chiesa del Sud del mondo ad essere intitolata al nostro Evangelista. Sono infatti ben nove i luoghi di culto già costruiti o in via di realizzazione con i fondi raccolti a Salerno; si trovano in diversi continenti e portano tutte il nome di san Matteo: «Abbiamo voluto così per diversi motivi - spiega don Andrea, che in venti anni ha già fatto quaranta volte la spola tra Salerno e l’Africa – in primis per sottolineare il cordone ombelicale con la nostra diocesi, poi perché il Vangelo di Matteo si conclude con una frase chiara: andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo».

Gli altri edifici sacri dedicati a san Matteo si trovano davvero in tutto il mondo: una chiesa in Tanzania, due a Trivandrum in Kerala (India), una nel Myanmar (ex Birmania), una in Bangladesh, una a Kigali, la città più popolosa nonché capitale del Rwanda, ed un’altra in Zambia. Nel cuore dell’Africa, nella grande diocesi di Mugogo - Repubblica Democratica del Congo - si sta procedendo alla costruzione del primo lotto di un’altra chiesa di san Matteo. Tutti i progetti, tranne quello della chiesa che si inaugura oggi in Brasile, sono stati realizzati da un ingegnere di Salerno, Carmelo Pizzolante, che da anni collabora volontariamente con la Comis. Tra le mission di quest’ultima c’è proprio la plantatio ecclesiae, ovvero la fondazione di nuove parrocchie sul posto, in concordato con il vescovo del luogo. Ma grazie a Salerno sono state realizzate anche opere sociali: scuole elementari e superiori, dispensari medici, pozzi per la raccolta d’acqua potabile. Tra gli ultimi progetti, terminati lo scorso agosto, c’è la realizzazione di un pozzo profondo 90 metri nel villaggio di Ngor Okpalain in Nigeria, grazie ai fondi raccolti dall’Accademia Alfonso Grassi, presieduta dalla figlia dell’artista.

Paolo Romano

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