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«Nel Diano i ciechi non sono disabili»

SALA CONSILINA. «Nella programmazione del Piano Sociale di Zona S10 si verifica un fatto gravissimo: la disabilità visiva non viene riconosciuta, come se le persone cieche e ipovedenti non...

SALA CONSILINA. «Nella programmazione del Piano Sociale di Zona S10 si verifica un fatto gravissimo: la disabilità visiva non viene riconosciuta, come se le persone cieche e ipovedenti non esistessero nel Vallo di Diano e Tanagro». È quanto afferma, Gennaro Gonnelli, delegato Uici (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti) nel Piano Sociale di Zona. Eppure, per Gonnelli: «sono più di cento le persone affette da tale disabilità».

«Il coordinatore dell’ufficio di Piano, il commercialista Antonio Florio – spiega Gonnelli – continua a cestinare i programmi che il presidente provinciale dell’Uic, il professor Vincenzo Massa invia all’ufficio di Piano».

Poi, il delegato Uici prosegue: «La cosa più grave è che rifiuta qualsiasi incontro con il professor Massa per cui l’Uici, mi ha delegato a rappresentarla in questa assurda vicenda, considerando che da tempo solo il comune di Polla con i propri fondi ha sostenuto la programmazione, in parte, dell’Unione».

Sta di fatto che operatori sociali, docenti e famiglie hanno partecipato ai corsi Braille e ad altre iniziative a Polla. «Tutto questo avviene – dice Gonnelli – nel silenzio assoluto del presidente e dei sindaci del coordinamento istituzionale, come se il Piano di Zona fosse un’azienda privata, libera di fare le proprie scelte».

«Qualche sindaco potrebbe obiettare – prosegue Gonnelli – che non è a conoscenza di tutto questo. Benissimo lo stiamo facendo ora, vediamo da domani che cambierà. Una cosa è certa: insieme al presidente Massa continueremo a porre in essere qualsiasi azione per tutelare i diritti delle persone cieche e ipovedenti».

Lucia Giallorenzo

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