Nei guai infermiere molestatore 

Il 64enne è accusato di avere abusato di una paziente, ora rischia il processo

Rischia un processo con l’accusa di violenza sessuale aggravata l’infermiere del Santa Maria dell’Olmo che, fingendosi medico, avrebbe approfittato del malore di una paziente per palpeggiarla nelle parti intime. L’episodio risale all’agosto dello scorso anno e ora il sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti ha firmato per il 64enne C.F., originario di Pagani, la richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è stata fissata per fine novembre, quando la donna, 37enne si costituirà parte civile tramite l’avvocato Agostino Allegro. Era ricoverata nel reparto di Medicina generale quando avrebbe subìto l’abuso. Arrivata quello stesso giorno per una crisi respiratoria, aveva avvertito nel corso della nottata un nuovo malessere ed era uscita in corridoio. A quel punto sarebbe stata avvicinata dall’infermiere, che si sarebbe qualificato come un medico e l’avrebbe invitata a seguirlo nell’ambulatorio per effettuare una visita che doveva chiarire l’origine dei dolori. Erano all’incirca le 3 di notte, sul piano non si vedeva altra gente e la paziente fu condotta in una stanzetta in cui non c’era nessuno. Quindi fu fatta stendere sul lettino e subito sarebbero cominciate le domande – prima generiche, poi sempre più imbarazzanti – sulla sua vita sessuale. Il peggio sarebbe arrivato qualche minuto dopo, quando il 64enne, dopo averle tastato il fianco a cui avvertiva dolore, avrebbe iniziato a toccarle prima le gambe e poi le parti intime. Sempre con la scusante della visita medica le avrebbe fatto abbassare il pigiama e gli slip e l’avrebbe palpeggiata ripetutamente.
A quel punto la donna non ha avuto più dubbi, e sconvolta ha lasciato la stanzetta dell’ambulatorio per rifugiarsi nella camera di degenza insieme alle altre pazienti. Solo il giorno dopo, quando in reparto sono arrivati gli infermieri del turno mattutino, ha superato il pudore e ha raccontato a uno di loro l’esperienza vissuta nel corso della notte. La vicenda è stata segnalata ai carabinieri, che hanno raggiunto l’ospedale per raccogliere la testimonianza della 37enne e hanno inviato gli atti in Procura. Ora, a un anno esatto dalla vicenda, arriva per C.F. la richiesta di rinvio a giudizio. L’accusa è di violenza sessuale, con l’aggravante di averla commessa in violazione dei doveri inerenti a un pubblico servizio, quello dell’assistenza agli ammalati. (c.d.m.)
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