Nei conti del Comune meno tasse e più spese

Il documento di previsione non ha ancora il “visto” dei revisori

A Salerno diminuisce il prelievo tributario procapite, ovvero l’importo pagato in media da ciascun cittadino per imposte di natura locale. Nel 2015 tale valore è pari a 1.049 euro contro i 1.090 del 2014, ma comunque superiore ai 978 euro del 2013. Lo si evince dalla relazione tecnica al bilancio di previsione 2015 del Comune (ancora in attesa del parere favorevole del collegio dei revisori dei conti). In totale si prevede che le entrate tributarie saranno poco più di 143 milioni di euro, vale a dire il 16 per cento del totale delle entrate comunali. Andando più nello specifico, nel bilancio sono inseriti 65 milioni e 304mila euro di imposte, 49 milioni 854mila euro di tasse e 28 milioni e 731mila euro di tributi speciali. Ma la relazione tecnica elenca anche le cifre che si pensa di incamerare per ogni singolo tributo. Per la Tasi sono inseriti in bilancio 13milioni e 800mila euro, in grado di coprire i costi dei servizi indivisibili per un 37 per cento. Per l’Imu, invece, il gettito presunto è di 28 milioni 800mila euro, con la conferma delle aliquote e delle detrazioni 2014. Per la Tari, si prevedono entrate pari a 40 milioni 926mila euro, in attesa del completamento della riorganizzazione dei dati catastali. Ma l’elenco non finisce certo qui. Si prevedono, infatti, entrate di 13 milioni e 100mila euro per l’addizionale Irpef, di 380mila euro per l’imposta di soggiorno, di 1milione 925mila euro per la Tosap e di 1milione e 320mila euro per l’imposta sulla pubblicità. Non solo. Ci sono, poi, gli incassi derivanti dai trasferimenti dello Stato (11milioni e 320mila euro) quelli relativi ai trasferimenti dalla Regione (poco più di 19 milioni di euro, comprensivi dei contributi per le funzioni delegate), quelli provenienti da organismi comunitari pari (circa 1milione e 200mila euro) e, infine, quelli per trasferimenti da altri enti del settore pubblico (1 milione 597mila euro). Rispetto al 2014, si registra un incremento dei soli contributi provenienti dalla Regione Campania.

Ancora ci sono le entrate extratributarie, stimate in poco più di 33milioni di euro (tra i quali rientrano anche gli utili delle società partecipate pari a 1 milione e 300mila euro), quelle derivanti da alienazioni e trasferimenti di capitale, previste in 211milioni di euro (di cui 4 milioni circa per dismissione dei beni comunali) e quelle per accensione di prestiti pari a poco più di 152milioni di euro (ben 150 sono di anticipazione di cassa).

Naturalmente se ci sono delle entrate ci sono anche delle spese, che per il 2015 sono stimate in poco più di 1miliardo di euro (circa 400milioni di euro in più del 2014). Ad aumentare, in particolare, sono le spese in conto capitale e quelle per servizi per conto terzi. Tra le spese correnti, a fronte di una diminuzione generale, aumentano rispetto al 2014 quelle per il sociale (34 milioni di euro) e quelle per l’amministrazione e gestione (53milioni e 572mila euro). Inoltre, si prevedono una serie di tagli su alcune voci. Oltre a quella relativa al personale, si eliminano del tutto quelle per incarichi di consulenza e anche sponsorizzazioni e missioni. Sono previsti invece soli 18mila euro per la formazione (a fronte dei 150mila euro del 2009). Infine, si prosegue con il programma di razionalizzazione per autovetture, fitti passivi, cancelleria, energia, telefonia ed altro ancora. Tutto questo ed altro ancora sarà argomento di discussione del prossimo Consiglio comunale, che dovrebbe tenersi il 24 settembre. La data certa della convocazione si saprà a fine settimana, considerato che è stata fissata per venerdì mattina la riunione dei capigruppo che stabilirà giorno e punti da discutere.

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