Nei containers tra rifiuti, topi e degrado

In attesa delle case (ma i lavori sono fermi) c’è chi vive ancora in un prefabbricato, come l’ottantenne Margherita

L’emergenza abitativa a Cava de’ Tirreni non accenna a finire e si intreccia con disagi di quanti sono costretti a vivere ancora nei prefabbricati. Il degrado è forte soprattutto nel sito della Maddalena, dove una decina di famiglie vive sempre nei containers in attesa di un’abitazione. Ma non tutte potranno avere un alloggio degno di questo nome, perché sono in poche ad avere i titoli necessari; e comunque a Pregiato sono sempre fermi i lavori per la realizzazione di 14 nuovi appartamenti.

Insomma, la situazione è davvero delicata e intanto dal campo alla Maddalena continuano ad arrivare richieste diinterventi e segnalazioni di problemi e disagi. I problemi riguardano in particolare la presenza di cumuli di rifiuti che arrivano quasi fin dentro i containers e, di notte, i timori per la presenza di alcune persone che si aggirano con fare sospetto tra i viali. Le richieste di interventi di messa in sicurezza e quelle di un maggiore controllo delle forze dell’ordine, finora sono rimaste inascoltate. In passato i residenti avevano anche chiesto all’amministrazione comunale di chiudere con delle lamiere le finestre dei prefabbricati vuoti, da dove spesso provengono strani rumori. Ma anche in questo caso nulla è stato fatto.

Le proteste più forti arrivano però per una vera e propria discarica a cielo aperto che si è venuta a creare vicino ai prefabbricati ancora abitati. Materassi, mobili, reti, tubi, secchi, vecchi giocattoli, lamiere: si trova davvero di tutto. Basta superare il cancello principale dell’area a destra e ci imbatte subito in cumuli di rifiuti tra i quali topi e serpenti si insinuano indisturbati entrando spesso anche nei prefabbricati.

La sollecitazione per una bonifica radicale arriva da alcune persone che vivono lungo il viale e, non avendo la certezza di un trasferimento rapido nelle nuove case popolari chiedono un intervento urgente.

Una di questi è Margherita Passaro, che ha quasi 80 anni e da 34 vive nei prefabbricati alla Maddalena. Pur essendo terremotata storica, la signora Margherita ad oggi non conosce ancora cosa le riserva il futuri sotto l’aspetto abitativo: è 214esima nella graduatoria per l’assegnazione di 376 alloggi e nell’attesa il suo prefabbricato e quelli adiacenti sono diventati sempre meno sicuri.

Una certezza ce l’ha, la signora Margherita che intanto ha rifiutato il trasferimento presso la casa di riposo di Pregiato che le avevano prospettata all’ufficio servizi sociali: quella di vivere ancora in una baracca tra disagi, sporcizia e paura.(re. pro.)

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