Negozi e capannoni, mercato in caduta

Timida ripresa per gli uffici: ma quasi tutti preferiscono le locazioni. Il listino del centro

Negozi e capannoni industriali sono in caduta libera. Secondo il report di Numisma, la fase negativa del segmento commerciale non si arresta, contribuendo ad un accumulo di stock disponibile sul mercato. Nonostante il sostenuto calo dei prezzi (-4,2%, la flessione più significativa delle tredici città monitorate) e la contrazione dei canoni (-3,8%) a fronte di una media nazionale di -2,6% con un picco di -5% per le zone periferiche, nulla sembra muoversi. Anche in questo caso, sembra di capire, la colpa è dei costi. La media nazionale per gli esercizi commerciali è di 2269 euro a metro quadro, che in città salgono a 3334 fino a raggiungere i 4949 del centro. Ma il dato è tendenzialmente falsato, tant’è che il report degli immobiliaristi salernitani datato ottobre 2014, parla di spesa fino a 10mila euro per un negozio al corso Vittorio Emanuele, che scendono a 6mila sul lungomare Trieste e a 5mila per corso Garibaldi. Non è meno caro il Carmine (4500) seguito da Portarotese e Sant’Agostino (3800), Torrione (2700), Pastena e Mercatello (da 2100 a 2300). Il mercato più in crisi è quello dei capannoni industriali, nonostante lo sconto dell’offerta abbia raggiunto il 22%. Il prezzo medio per capannoni nuovi è di 1251 euro a metro quadro, 860 per l’usato.

Purtroppo però, le transazioni languono e i rendimenti delle locazioni restano stabili, tranne che per l’usato, in crescita del 7%. Timidi segnali di ripresa per il settore degli uffici, contraddistinto da una riduzione dei tempi medi di fitto (da 7,5 mesi del 2014 a 6 mesi del 2015) e di vendita (da 11,5 a 9,5 mesi) e da una variazione annuale media dei prezzi attestata al -2,9%. Anche qui, le transazioni arrancano, nonostante i prezzi siano scesi del 2,9%. Le difficoltà maggiori sono accusate nelle aree centrali e nella periferia non terziaria, mentre nelle aree più appetibili i prezzi, dopo una flessione di circa il 10 per cento negli ultimi tre anni, si attestano su un -1%. Salerno, tanto per cambiare, è la più cara della classifica di Numisma: nelle altre dodici città in esame, la media è di 1673 euro a metro quadro. In città salgono a 2254, con una impennata di 3483 al centro. Chi vuole la vista mare, deve sborsare 4500 euro, per affacciarsi sullo “struscio” del corso se ne pagano 4mila, 3800 a corso garibaldi e 3mila alla Concordia.(b.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA