“Negata” la pista agli atleti dell’Aurora

Vietato l’ingresso alla struttura: la società non paga il canone ma può rimanere nella palestra dello stadio “Pastena”

Vietato l’accesso alla pista d’atletica dello stadio “Pastena” alla società Idea Atletica Aurora. Ieri mattina i vigili urbani hanno apposto i sigilli al cancello d’ingresso. Secondo i controlli effettuati dall’ente, l’Idea Atletica Aurora avrebbe un contratto di utilizzo solo per la palestra dello stadio “Pastena”, ma non per la pista d’atletica.

Su tutte le furie il presidente della storica società sportiva battipagliese, Luca Lanzara: «L’atletica a Battipaglia rischia di scomparire», afferma. Il nodo principale è rappresentato dal fatto che l’Aurora ha solo un contratto per utilizzare la palestra del “Pastena”. Senza pagare nulla, considerato che è stata scorporata dal fitto la cifra spesa dal sodalizio sportivo (circa 60mila euro) per rimettere a nuovo e in sicurezza i locali della stessa palestra, tra il 2012 e il 2013. La concessione della pista d’atletica non poggia le sue fondamenta su un documento scritto, ma su una sorta di convenzione orale che sembra il Comune di Battipaglia non voglia più prendere in considerazione.

La scorsa settimana, il dirigente del settore politiche sociali Anna Pannullo aveva protocollato una dettagliata relazione che evidenziava i pochi guadagni ottenuti dal Comune su ben nove impianti sportivi sul territorio comunale. Tra questi, spiccava lo stadio “Pastena”, per cui l’ente non percepisce nulla. La Polizia municipale, su invito del Comune, aveva svolto dei controlli, verbalizzando che l’Idea Atletica Aurora utilizzava non solo la palestra dello stadio, ma anche la pista d’atletica.

E ieri sono scattati i divieti. «Sono incredulo di fronte a quanto avvenuto – commenta Lanzara – hanno chiuso all’Aurora l’accesso alla pista d’atletica. La scorsa settimana, i vigili hanno chiesto i documenti a tutti, persino ai ragazzini. Io ho mostrato la documentazione e la convenzione per la palestra, ma dal Comune ora sostengono che dovremmo pagare anche la pista. Noi non la paghiamo perché con l’ente c’è un accordo per cui la pista è a disposizione di tutte le scuole quando si organizzano eventi sportivi e noi forniamo il materiale, come giavellotti, pesi ed ostacoli. Quando sono diventato presidente dell’Aurora, tre anni fa, la palestra era malridotta. L’abbiamo messa a nuovo spendendo 60mila euro, che sono scorporati dal canone di fitto, ed ulteriori 20mila euro l’anno successivo perché c’erano umidità ed infiltrazioni d’acqua. Noi non abbiamo una scuola calcio. Qui la maggior parte dei ragazzi non paga. Viviamo del tesseramento degli atleti più grandi che consentono di far allenare gli altri. Facciamo correre circa 200 tesserati e di questi 150 sono minorenni che non possono permettersi i 50 euro al mese di palestra. Il Comune dovrebbe pagare l’Aurora per il servizio sociale che offriamo».

L’Aurora è stata fondata nel 2003 dalle ceneri dell’Atletica Aurora Gana Sport, nata nel 1998, ma affonda le sue radici nella prima polisportiva denominata Battipagliese e fondata nel 1963. Si tratta di una delle società più importanti a livello nazionale nel lancio del giavellotto. Annualmente ospita i raduni federali di atletica di tutto il Sud Italia e, pochi mesi fa, due atleti della società hanno preso parte ai campionati europei di lancio del giavellotto. Ora sono a rischio le attività sportive dell’Aurora. Tra 15 giorni ci saranno i campionati italiani d’atletica. «I nostri atleti non sanno dove allenarsi – conclude Lanzara – dovremo spostarci a Salerno, Eboli o Agropoli».

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