Nega tutto il padre accusato di pedofilia Il gip non gli crede 

Il giudice ha confermato l’allontanamento dall’abitazione Il difensore: «Violate le regole nella deposizione delle figlie»

SALA CONSILINA. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Lagonegro ha confermato la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare per il padre di due ragazzine del Vallo di Diano, accusato di averle costrette a compiere atti sessuali con lui. L’uomo, però, continua a dichiararsi innocente. E il difensore Erminio Cioffi, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, ha fatto presente che ci sarebbero state una serie di violazioni alla Carta di Noto in merito alle modalità con cui è stata raccolta la testimonianza delle minori. «Il mio assistito – ha poi ribadito – ha risposto alle domande del gip respingendo tutte le accuse mosse nei suoi confronti».
L’indagine sui presunti abusi sessuali è nata dalla denuncia sporta dalla moglie dell’indagato. La donna si è recata dai carabinieri e ha spiegato di essere venuta a conoscenza di quello che sarebbe accaduto grazie al racconto fattole dalla figlia all’inizio del mese di aprile, quando la ragazza è scoppiata in lacrime e ha riferito alla madre quello che da diversi anni sarebbe stata costretta a subire dal padre che, minacciando di picchiarla, l’avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali con lui. A raccontare ai carabinieri gli abusi è stata poi la stessa ragazzina, ascoltata alla presenza di personale dei servizi sociali del Piano sociale di zona S10 di Sala Consilina. La ragazza ha spiegato che il padre le concedeva di uscire di casa, quando lei glielo chiedeva, solo a patto che lei assecondasse le sue richieste di natura sessuale. Stessa sorte sarebbe toccata qualche anno prima alla sorella più grande, che ascoltata insieme a lei ha confermato ai carabinieri sia gli abusi subiti che il racconto della sorellina, con la quale si è più volte confidata.
Da quanto è stato ricostruito risulta che la ragazzina, già prima della denuncia sporta dalla madre, aveva tentato di raccontare ciò che stava vivendo ai servizi sociali, che già da diverso tempo avevano preso in carico la famiglia a causa delle precarie condizioni economiche. Nei prossimi giorni potrebbe essere disposto anche un incidente probatorio, durante il quale le due sorelle saranno ascoltate dal giudice delle indagini preliminari alla presenza di difensori e pubblico ministero. Se la loro deposizione rafforzerà il quadro indiziario, ne potrebbe derivare anche un inasprimento della misura cautelare nei confronti del genitore.
Nel Vallo di Diano l’ultimo caso di presunta violenza sessuale ai danni di un minore risale a circa due mesi fa, quando è stato denunciato a piede libero un pensionato ultrasettantenne di Sala Consilina. L’uomo avrebbe molestato il giovane, all’interno del garage della sua abitazione. Lo scorso anno un altro caso di violenza sessuale, ai danni di una bambina, è venuto alla luce in un altro comune del Vallo di Diano, dove grazie alla denuncia dei familiari della bimba è finito nei guai un pensionato di 80 anni, condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
Erminio Cioffi
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