Nefrologia, lavori ultimati Nuovo reparto per dialisi

Lunedì l’apertura dei locali realizzati grazie anche all’intervento di un privato Il sindacato: «Ma ora tocca a Urologia e al potenziamento di Oculistica»

Un anno dopo l’allarme per la chiusura del reparto di Dialisi- Nefrologia, lunedì mattina riapre i battenti la struttura di eccellenza diretta dal primario Giuseppe Gigliotti. In questi mesi - anche dopo il misterioso furto di macchinari - c’è stata una lunga battaglia per la riattivazione del servizio. In prima linea il primario Gigliotti, sostenuto dal sindacalista Vito Sparano (all’epoca Cisl ora segretario Uil). Sul versante politico, invece, Fausto Vecchio all’epoca consigliere Pdl ed ora nel gruppo misto, e il senatore Franco Cardiello che hanno chiesto a più riprese al direttore generale dell’Asl, Squillante, di mettere a disposizione la somma necessaria, oltre 260 mila euro, per la ristrutturazione dei locali che, finalmente, sono stati ultimati. Lavori che erano stati avviati grazie all’intervento del Nuovo Elaion: il presidente Cosimo De Vita si accollò i costi incaricando i suoi operai.

Insomma una storia a lieto fine: infatti lunedì mattina si apre la nuova struttura e tutti saranno certi di avere non solo l’assistenza che era già d’eccellenza, ma anche luoghi idonei per ospitare i pazienti provenienti da tutta Italia. Un importante risultato anche per il direttore sanitario Mario Minervini, come per tutti gli operatori della struttura sanitaria.

«Lunedì finalmente riapre dialisi e nefrologia - sottolinea Sparano - merito in primis del dottor Gigliotti, del nostro sindacato e di tutti coloro che hanno preso a cuore la vicenda. Ma non ci dobbiamo fermare. Ogni giorno - sottolinea Sparano - ci sono difficoltà per questa struttura ospedaliera, con reparti di eccellenza come urologia, mai aperto; o oculistica, con pazienti costretti ad andare a Vallo della Lucania per una fluorangiografia o per un campo visivo. Aspettiamo che la Soresa sblocchi i fondi, 130 mila euro, per comprare gli apparecchi necessari».

C’è poi il problema dei reparti accorpati, «con personale - dice Sparano - che arriva a singhiozzo ed è insufficiente a coprire tutte le esigenze di organico. Insomma i politici invece di fare chiacchiere ed appelli sui giornali, beccandosi tra di loro, facciano qualcosa di concreto». Sparano dice la sua anche sul direttore generale dell’Asl, Squillante: «ha raccolto le nostre proposte sull’ospedale, ora le attui e non perda tempo. E sulla vicenda della carenza di farmaci per l’esaurimento del budget invii quanto promesso».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marcello Fulgione della Cgil: «i nuovi locali per dialisi e nefrologia sono un segnale positivo. Ma occorre pensare anche alle altre strutture di eccellenza, accorpate o che hanno difficoltà, che continuano a funzionare grazie all’abnegazione del personale».

Antonio Elia

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