«Necessaria una linea politica chiara»

I parlamentari salernitani si preparano alla direzione nazionale. E su Facebook De Luca leader

SALERNO. Mentre su Facebook si lancia la candidatura del sindaco Vincenzo De Luca alla segreteria nazionale del Partito democratico (in tre giorni la pagina ha totalizzato poco più di 228 “mi piace”, ndr), i parlamentari salernitani si preparano ad affrontare la direzione di questa sera con l’auspicio che si trovi presto una soluzione. Tra i parlamentari, l’unico ha mettere l’accento sul ruolo della città è Fulvio Bonavitacola per il quale «credo che da Salerno non debbano venire solo donazioni di sangue come in passato ma possano arrivare segnali per contributi in prima persona». Per Bonavitacola, con la direzione di questa sera «si apre un congresso straordinario in una fase molto critica che vede lo smarrimento e la delusione di tanti militanti. Il Pd ha ancora molte ragioni da vendere. Sono contro divisioni e scissioni purché in un contesto di limpidezza della linea politica. In questo quadro si pone un problema di radicale ricambio dell’intero gruppo dirigente». Per la senatrice Angelica Saggese: «Il partito deve fare una profonda riflessione su se stesso e su quale sarà il percorso da intraprendere. La priorità è dare un governo al Paese e rispondere alle esigenze reali della gente. Il Pd non deve essere visto e vissuto come uno ostacolo».

Un gruppo di regenti che traghetti il Pd al congresso è l’idea di Simone Valiante, dopodiché «la linea l’ha tracciata il presidente Napolitano quando ha accettato la sua riconferma chiedendo elementi di garanzia rispetto alla costruzione di un governo di intese ampie, più ampie possibili, per dare un governo al Paese. Per il momento si farà questo e responsabilmente non credo che si possa fare una cosa diversa». Una vicenda «ignobile quella dei franchi tiratori» spiega Tino Inannuzzi, per questo il partito ora «è difronte ad una crisi profonda. In questo contesto abbiamo bisogno del massimo della chiarezza sulle scelte politiche e quindi sul comportamento rispetto al nuovo governo. Dopodiché si definiscono gli aspetti organizzativi che sono secondari rispetto ai problemi principali, ovvero: nitidezza, chiarezza della linea politica che va spiegata con molta semplicità ma franchezza all’interno del partito e alla pubblica opinione». Ma la strada da intraprendere, anche per Iannuzzi è una sola: «In questa fase noi non possiamo sottrarci alla responsabilità di un governo con un orizzonte temporale molto limitato che debba fare, su indicazione di Napolitano, una nuova legge elettorale, ridurre i costi della politica, dare una boccata d’ossigeno all’economia, abolire le provincie, eliminare il bicameralismo attuale che, come si è dimostrato, non funziona». ©RIPRODUZIONE RISERVATA