Natale nero per il commercio

Calo nelle vendite per i negozianti di Pontecagnano. Giannattasio: «Confidiamo nel periodo dei saldi»

PONTECAGNANO. Un Natale al di sotto delle attese per i commercianti di Pontecagnano Faiano: e alcuni non nascondono l’amarezza per un altro anno segnato dalla crisi economica. «Si è lavorato solo nei giorni immediatamente precedenti al Natale – afferma Maria Giannattasio, titolare di un negozio di intimo su corso Europa, nel centro della città picentina e presidente del centro commerciale naturale “Pontecagnano Io c’entro” e già delegata territoriale di ConfCommercio – prima quasi nulla. Negli anni precedenti, invece, qualcosa di buono si era visto anche a novembre e all’inizio di dicembre». A cosa è dovuta questa ulteriore flessione nelle vendite? «La vicinanza di tanti centri commerciali alla nostra città penalizza il negozio di quartiere – aggiunge la Giannattasio – tuttavia credo che anche l’on line, adesso, possa rappresentare una alternativa al negozio di quartiere. Molte persone, che magari non hanno molto tempo per fare acquisti, si affidano all’acquisto in rete».

L’auspicio è che coi saldi la categoria possa respirare un po’: «Natale lo abbiamo archiviato, speriamo adesso che con i saldi invernali il commercio cittadino possa avere una boccata d’ossigeno: me lo auguro e lo auguro ai miei colleghi esercenti, in quanto la situazione non è semplice».

Dello stesso tenore il commento di Gianfiore Citro, titolare di un negozio di abbigliamento per uomo e donna su corso Umberto, non lontano da piazza Sabbato: «La vicinanza dei grandi centri commerciali certo penalizza noi esercenti, forse anche per questo il periodo prenatalizio è stato al di sotto delle attese. Tuttavia, noi siamo sempre in prima linea e speriamo che con i saldi ci si riprenda un poco. Quello che ho notato, comunque, è che i clienti fidelizzati, affezionati, tornano a spendere nei nostri negozi ed è un risultato importante». Ottimista e propositivo invece Carmine Fattoruso, in arte “Il pizzicagnolo Nuccio”, titolare della omonima boulangerie su corso Umberto: «Sono stato aperto il giorno di Natale, non tanto per fare cassa quanto per dare un segnale. Come categoria dobbiamo darci sempre più da fare, io sono ottimista ed è quello che voglio trasmettere ai colleghi e alla clientela».

Marco De Simone

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