il comitato

Nascere col sorriso L’impegno delle mamme

“Il mondo sarebbe più bello se i bambini potessero nascere ridendo”. È alla massima del Dalai Lama che s’ispirano le 50 mamme del comitato “Nascere a Salerno”, sostenitrici del Lothus Birth, una...

“Il mondo sarebbe più bello se i bambini potessero nascere ridendo”. È alla massima del Dalai Lama che s’ispirano le 50 mamme del comitato “Nascere a Salerno”, sostenitrici del Lothus Birth, una pratica legata al parto che prende il nome dall’infermiera – Lothus, appunto – che l’ha attuata per prima. E proprio di questo si è discusso nel corso dell’incontro che si è svolto presso il centro Ismess, organizzato dal comitato delle mamme salernitane con la partecipazione di Susanne Hinnawi, referente Lothus Birth Italia, e dell’ostetrica Emanuela Errico. Le mamme si oppongono al protocollo della recisione del cordone ombelicale, proponendo la pratica del Lothus Birth, che consiste nell’attesa del distacco naturale del bambino dalla placenta. Le portavoci delle 50 mamme sono la sociologa Laura Genco, Viviana Sità, Rosalia Cella e Maria Carmela Maccario, corresponsabile della gestione della pagina Facebook, che conta più di 400 iscritti. Le mamme chiedono di poter effettuare parti Lothus e in acqua anche negli ospedali di Salerno, dove invece le apposite vasche sono state chiuse e rivendicano la possibilità di pratiche alternative, quali la posizione non distesa durante il parto e l’abolizione dell’episiotomia.

Alessia Graziuso

©RIPRODUZIONE RISERVATA