erosione costiera

Nasce il comitato anti Provincia

Legambiente si oppone al mega-progetto da 70 milioni di euro

Si è costituito ufficialmente ieri sera il Comitato ‘Fascia Costiera’ promosso dal circolo Silaris Legambiente Eboli per contrastare l’erosione del litorale ebolitano e non solo. Il comitato ha tra le proprie finalità anche quella di contrastare il progetto antierosione della Provincia, definito dal presidente regionale dell’associazione ambientalista, Michele Buonomo, «Inefficace, datato, per certi versi dannoso e dai costi di manutenzione elevatissimi». Motivazioni che hanno spinto il circolo ebolitano a promuovere un comitato che ieri sera nell’aula Mangrella del Complesso Monumentale di San Francesco ha coinvolto le associazioni e i cittadini ebolitani.

Due ore di dibattito per esporre le ragioni già evidenziate da Buonomo che nella nota inviata alla Commissione Europea ha evidenziato i punti critici del progetto antierosione: «è una scelta fuori dal mondo – ha commentato Buonomo - il progetto finanziato dalla Regione si basa su una metodologia superata». Dichiarazioni che hanno scatenato la reazione del consigliere provinciale Massimo Cariello che ha invece difeso l’intervento, sottolineando l’assenza di cementificazione ed attaccando l’associazione ambientalista: «Dove risulta allora l’utilizzo di cemento paventato dal geologo di Legambiente? Non si capisce, visto che l’utilizzo di cemento non è previsto nel modo più assoluto». Posizioni opposte che ieri sera hanno trovato una sintesi nella costituzione di un comitato proposto dal circolo Silaris ed aperto a tutti i cittadini non solo ebolitani ma di tutti i comuni sul litorale perché, secondo gli attivisti, la tutela dell’ambiente passa anche attraverso l’uso che si fa del denaro pubblico e col progetto di ripascimento si sprecherebbero - affermano - 70 milioni di euro.

Angelica Tafuri