Nappi, caso Russo «Deve apparire e essere imparziale»

NAPOLI. «Non conosco il dottor Michelangelo Russo e non ho alcun motivo per dubitare della sua serenità di giudizio». Sverino Nappi, responsabile nazionale del dipartimento lavoro e sviluppo di Forza...

NAPOLI. «Non conosco il dottor Michelangelo Russo e non ho alcun motivo per dubitare della sua serenità di giudizio». Sverino Nappi, responsabile nazionale del dipartimento lavoro e sviluppo di Forza Italia. Però, aggiunge «vengo da due famiglie di giuristi, magistrati e avvocati, e conosco le regole di quel mondo, che è poi il mio. Ho sentito mille volte questa frase: il giudice non ha solo il dovere di essere imparziale ma, forse ancor di più, di apparirlo agli occhi di tutti. Aggiungo io, specie in tempo di tempeste giudiziarie e di cortocircuiti tra politica e diritto come il nostro». Ho letto spiega Nappi che «Russo, in passato, è stato oggetto di un provvedimento di censura da parte del Csm per una vicenda che riguardava De Luca. Ho letto che il fratello ha ricevuto, senza alcuna procedura concorsuale, incarichi pubblici retribuiti da De Luca. Nessuno ha smentito». Per Nappi sono «fatti che, da soli, inevitabilmente possono dar luogo ad un dibattito senza fine sulla serenità di giudizio» e conclude «sono certo che chi ha l’altissima responsabilità di presiedere il buon andamento dell'amministrazione giudiziaria saprà trovare la giusta soluzione».