Napolitano frena sui rifiuti

De Luca avverte Caldoro: «Senza il Comune il termovalorizzatore non si fará»

• Il Quirinale, che da martedì pomeriggio, ha all’esame il decreto legge approntato dal Governo per i rifiuti in Campania, ha fatto giungere ieri sera a Palazzo Chigi una serie di rilievi di carattere tecnico e giuridico, ed è in attesa di risposta.

• La notizia, battuta ieri sera dalle agenzie di stampa, è giunta al termine di una giornata in cui circolavano ancora diverse versioni del testo del decreto legge. Dunque, Napolitano ha rispedito a Berlusconi il testo inviatogli dopo sei giorni dall’approvazione in Consiglio dei ministri. Per conoscere il testo definitivo bisognerá attendere ancora fino alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

• Ieri l’attenzione è stata concentrata esclusivamente sui termovalorizzatori, ma dal decreto legge, soprattutto i Comuni, attendono indicazioni chiare anche sulla proroga di un altro anno delle competenze in materia di raccolta e di riscossione della tarsu che, solo per la Campania, è stata attribuita alle societá provinciali.

• Per quanto riguarda i termovalorizzatori, ieri era ormai certo che la competenza è stata attribuita al presidente della Regione. Caldoro potrá, se lo riterrá opportuno, nominare due commissari, d’intesa con le Province e sentiti gli enti locali interessati, che dovrebbero essere scelti tra i prefetti o dirigenti della Protezione civile. Ancora ieri venivano fornite diverse interpretazioni circa gli atti giá adottati che sarebbero fatti salvi per l’impianto di Salerno, se cioè ci si riferiva a quelli dell’ex commissario Vincenzo De Luca, propedeutici all’indizione della gara, o anche al bando pubblicato di recente dalla Provincia, che non sarebbe più la stazione appaltante .

• In questo contesto ieri è intervenuto anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, per replicare alle affermazioni di Maurizio Belpietro e a quelli che ha definito «i cialtroni della politica».

• «Il termovalorizzatore di Salerno è bene chiarire che non è stato realizzato perché il Governo e la Regione Campania hanno impedito che ciò accadesse», ha detto De Luca. Il sindaco ricorda, infatti, che aveva chiesto sia a Bertolaso che a Bassolino, dopo che non aggiudicò la gara, che fossero date certezze sui quantitativi dei rifiuti da conferire all’impianto di Salerno. Secondo il sindaco, infatti, era questo il punto debole della gara ed il motivo per cui i grandi gruppi del settore, che pure avevano manifestato il loro interesse e avevano superata la fase di selezione, non avevano poi presentato l’offerta. DeLuca ha atteso un anno, ma la risposta non è mai arrivata, intanto le competenze furono trasferite alle Province.

Poi De Luca, che ha parlato di una campagna di «falsitá e di denigrazione», si è rivolto al presidente della Regione, Stefano Caldoro: «A lui ribadiamo che non tollereremo un minuto di più atti ed iniziative amministrative che non respingano nella maniera più netta possibile i tentativi di mistificazione dei fatti che sottendono interessi politico-affaristici sempre più evidenti». «Si è voluto impedire al Comune di Salerno - ha aggiunto il sindaco - di realizzare il termovalorizzatore. Il Comune ed il sottoscritto attendono ancora il dovuto ringraziamento dal Governo e dalla Regione Campania per avere dato la propria disponibilitá ad ospitare e a realizzare l’impianto. Salerno non ha bisogno del termovalorizzatore perché non è mai stata sfiorata dall’emergenza rifiutiõ».
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