IL BLITZ

Napoli, sgominata la rete dei "baby pusher"

Ragazzi di 11 e 12 anni usati per consegnare la droga: 18 arresti

NAPOLI - Hanno tra gli 11 e i 12 anni alcuni dei baby pusher utilizzati per consegnare a domicilio la droga. Sono 18 i fermati dai carabinieri nel blitz antidroga scattato all'alba nel rione popolare dei "Poverelli". Nei loro confronti le ipotesi di reato sono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, di estorsione, detenzione e porto illegali in luogo pubblico di armi comuni da sparo, per un totale di 60 capi di imputazione, dei quali 58 concernenti la droga.

L'attività di indagine, condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è stata avviata nel dicembre 2018 a seguito del ferimento a colpi d'arma da fuoco di un uomo, risultato poi essere un acquirente di stupefacenti, avvenuto all'interno del rione popolare "Poverelli" del centro storico di Torre Annunziata.Le indagini, protrattesi fino al marzo del 2019, hanno permesso di documentare un rilevante numero di cessioni di cocaina a numerosi acquirenti provenienti da tutta la provincia napoletana, da parte di soggetti appartenenti a distinti nuclei familiari, tutti accomunati dalla residenza nello stesso rione. Nel tentativo di non farsi scoprire, gli spacciatori utilizzavano un linguaggio in codice. Così le cessioni di droga erano chiamate "ambasciata (messaggio in dialetto napoletano, ndr.), caffè, coso, biscotto" e le cessioni avvenivano in appartamenti protetti da sistemi di videosorveglianza abusivi. Le dosi, invece, erano chiamate "pallini".

Nel corso delle indagini sono emerse anche condotte estorsive per recuperare soldi mai ricevuti dai tossicodipendenti per avere la droga. Per 16 degli indagati, 5 dei quali già detenuti in carcere per altra causa, è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per 2 indagate è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Napoli, perché madri con bimbi molto piccoli. Quattro dei soggetti destinatari della misura cautelare sono risultati, infine, percettori del Reddito di Cittadinanza e saranno segnalati all'Inps per la revoca del beneficio, non avendone più diritto.Attraverso le attività di intercettazione di conversazioni telefoniche e tra presenti, nonché i servizi di osservazione e pedinamento, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dei presunti fornitori della sostanza stupefacente e sono state accertate numerose cessioni della stessa a tossicodipendenti, che hanno comportato anche l'esecuzione di 3 arresti in flagranza di reato e il sequestro di oltre 70 grammi di stupefacente nel corso delle indagini.