Muto nel letto d’ospedale il rapinatore di Scafati

Interrogatorio del gip per l’uomo inseguito dall’imprenditore sulla Statale 268 Non ha dato dettagli del tentato colpo mentre continua la caccia al complice

SCAFATI. È rimasto muto, nel suo letto di ospedale, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Il rapinatore di San Giuseppe Vesuviano, Francesco Tagliaferro, 38 anni, arrestato sabato scorso dopo aver tentato una rapina in un’azienda ortofrutticola di via Poggiomarino a Scafati. Tagliaferro, rincorso dal titolare della ditta sulla Statale 268, era stato raggiunto nei pressi dello svincolo di Boscoreale-Poggiomarino, dove era caduto con la motocicletta riportando una serie di fratture. Ieri mattina, nel reparto detenuti dell’ospedale “Ruggi” di Salerno l’uomo è stato interrogato, alla presenza dell’avvocato Vincenzo Catapano, dal gip Paolo Valiante.

Tagliaferro si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nessuna spiegazione sull’episodio e sul complice con il quale ha agito in via Poggiomarino e che era riuscito a dileguarsi nelle campagne dei paesi vesuviani dopo la caduta e l’impatto con l’auto dell’imprenditore. Il giudice ha convalidato l’arresto effettuato dai carabinieri della Tenenza di Scafati ed ha applicato al trentottenne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo di San Giuseppe Vesuviano è accusato di tentata rapina, tentato omicidio, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione.

Nel frattempo continuano le indagini sull’episodio per l’individuazione dell’altro rapinatore. I due banditi avevano fatto irruzione nell’azienda ortofrutticola di due fratelli scafatesi. Dopo aver puntato la pistola contro la segretaria avevano chiesto di consegnare il danaro che aveva in cassa. Ma la donna aveva opposto resistenza dissuadendo i banditi. Nel frattempo era arrivato M. B., uno dei proprietari della ditta che si era immediatamento messo all’inseguimento dei due banditi, scappati attraverso via Lo Porto sulla Statale 268 verso i paesi vesuviani. All’altezza dello svincolo di Boscoreale i due erano stati raggiunti. Avevano esploso diversi colpi di pistola 7,65 contro l’auto dell’inseguitore, ma il commerciante era riuscito ad avvicinarli.

Ieri mattina, dopo l'interrogatorio Tagliaferro è stato nuovamente operato ad un ginocchio per la riduzione di una frattura.

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