I residenti di laura scrivono al sindaco 

«Musica troppo alta nel locale, ora basta»

CAPACCIO PAESTUM. «Sindaco intervenga non ne possiamo più, la musica a palla e le vibrazioni che entrano nelle nostre case di notte, ci sta trasformando in zombi». E’ l’appello accorato al sindaco...

CAPACCIO PAESTUM. «Sindaco intervenga non ne possiamo più, la musica a palla e le vibrazioni che entrano nelle nostre case di notte, ci sta trasformando in zombi». E’ l’appello accorato al sindaco Franco Palumbo dei residenti e vacanzieri della contrada marittima Laura, che lamentano la musica troppo alta trasmessa in uno dei locali, in particolare, presente nella borgata.
«Ogni notte puntualmente non riusciamo a chiudere occhio - affermano i protestatari - la musica emessa dal locale fino alle 2 rende la nostra notte da incubo. Le chiediamo sindaco Palumbo di regolamentare il fenomeno perché durante la stagione estiva riprende violentemente. I proprietari del locale in questione non hanno nessun rispetto delle regole anche, relativamente, all’ordinanza sulla vendita di alcool. In questa zona sono loro i padroni».
I promotori della lettera aperta chiedono più controlli: «Basterebbe un presidio fisso di tre unità della Protezione civile o della polizia municipale come deterrente a questa illegalità diffusa, alla totale assenza di sicurezza e alla vendita di alcool ai minori. Nonostante tutto, rimane la speranza che la nuova amministrazione intraprenda dei provvedimenti. Ormai come residenti siamo ostaggio di questo locale. Crediamo in questa nuova amministrazione ma desideriamo non essere costretti ad esclamare: “Cambiano i musicisti ma la musica non cambia”».
Il locale si trova nel centro urbano della contrada marittima Laura dove insistono diverse attività alberghiere e case vacanze che, durante l’estate, vengono popolate da migliaia di villeggianti. In più di un’occasione, il locale è stato oggetto di esposti inviati alle forze dell’ordine e alla magistratura, tanto che nel 2013 la Procura dispose la chiusura dell’attività con il sequestro del locale. (a. s.)