l’iniziativa 

Musica e legalità a Matierno per aiutare ragazzi e famiglie

Un momento di aggregazione per divulgare la cultura della legalità in un quartiere difficile da gestire come quello di Matierno. E proprio all’interno della ex scuola elementare del popoloso...

Un momento di aggregazione per divulgare la cultura della legalità in un quartiere difficile da gestire come quello di Matierno. E proprio all’interno della ex scuola elementare del popoloso quartiere si è tenuta ieri sera l’iniziativa “Musica e legalità” organizzata dalla cooperativa Galahad, dall’associazione Musikattiva, dalla cooperativa Giovamente e dalla parrocchia dei Santi Felice e Giovanni in Pastorano, con il patrocinio del Comune. Tantissimi i bambini e i ragazzi che hanno partecipato insieme alle famiglie e che si sono esibiti in performance musicali. Ad ascoltarli c’erano l’assessore comunale alle Politiche Sociali Nino Savastano, il direttore del settore socio formativo Rosario Caliulo e il questore Pasquale Errico che ha incontrato per la prima volta i cittadini di Matierno: «Sono assertore convinto che come il medico cura il malato anche le forze dell’ordine devono essere presenti facendolo soprattutto nei quartieri dove è maggiormente presente il disagio sociale che contribuisce a menomare la crescita dei ragazzini - ha detto - Dobbiamo investire proprio sui bambini, sono il nostro futuro». L’appello rivolto alle famiglie a seguire i propri figli: «Non abbandonate i figli e state attenti al fenomeno del Blue Whale che sta attecchendo tra i giovani. Rischiano la vita solo per dare forza a loro stessi, spiegate ai vostri figli che si nascondono tante insidie sulla rete». Poi il questore ha spiegato ai cittadini che possono rivolgersi in ogni momento alla polizia: «Quando ci sono problemi venite in questura, non dovete avere paura - ha raccomandato - se ci sono delle disfunzioni sotto il profilo della sicurezza sul territorio di Matierno ditelo a me». Entusiasta anche don Marco Raimondo. «Lavoriamo per portare via dalla strada gruppi di ragazzini che credono di poter affrontare la vita con modi di fare violenti. Vedo che spesso il modello è Gomorra e non è quella la vera intelligenza – ha sottolineato - anzi in questi casi si è solo stupidi perché bisogna avere sale in zucca e sapere di chi fidarsi».
Elvira Cuciniello
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