Muore per un aneurisma Espiantati gli organi

Polla: l’operaio della Ergon era stato protagonista della protesta per gli stipendi L’intervento è stato effettuato all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania

POLLA. “La vita oltre la vita”: è questo il senso della scelta fatta dai familiari di Giuseppe Sacco, l’uomo di 49 anni di Polla, deceduto sabato all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania in seguito ad un aneurisma celebrale dopo un periodo di coma.

I familiari, rispettando anche la volontà di Giuseppe, appena avuta la notizia della sua morte hanno subito dato il consenso per l’espianto degli organi.

Grazie a questo immenso atto d’amore il suo cuore, le cornee ed i reni sono stati prelevati da una équipe medica specializzata e trasportati in altri ospedali per essere trapiantati a cinque persone affette da gravi patologie e che erano da tempo in attesa per poter essere sottoposte al trapianto.

Giuseppe era conosciuto da tutti a Polla, era un dipendente della Ergon, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti per conto dell’ex Consorzio di Bacino Salerno 3.

Tutti in paese lo ricordano come una persona straordinaria, molto legato alla sua famiglia e sempre pronto a battersi per chi era in difficoltà.

A maggio del 2012 si era incatenato sul ponte di Polla, insieme ad altri quattro colleghi di lavoro, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi da parte della Ergon.

«Sei sempre stato un collega disponibile con tutti - così lo ricordano i colleghi di lavoro - e da oggi che non sei più con noi, ti ricorderemo sempre per il tuo sorriso, per la tua serietà e per la tua infinita bontà. Anche con l’ultimo gesto d’amore hai manifestato il tuo grande cuore. Ciao Peppe, amico di tutti». Un fatto simile si era verificato poco tempo fa a Roccadaspide. M. L. M., 46 anni, colpita da aneurisma, era stata ricoverata presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania.

Le sue condizioni sin da subito erano apparse gravi. Poi la situazione si era aggravata eil cuore della quarantaseienne si è fermato. Inutile ogni tentativo di rianimarla da parte dei sanitari dell’unità di terapia intensiva del nosocomio vallese: la donna è spirata.

Erminio Cioffi

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