Muore nel giorno dell’addio a Pasquale

Carlo Di Cunzolo, 58 anni, è spirato ieri nel reparto di Rianimazione. Gravi le condizioni del cognato Carmine Campagna

Il feretro con i resti di Pasquale Campagna è appena uscito dalla chiesa della Madonna della Grazie. Pochi metri, un pianto a dirotto e il dolore, già fortissimo, che si moltiplica: dall’ospedale “Maria Santissima Addolorata” arriva la notizia che anche Carlo Di Cunzolo, 58 anni, non ce l’ha fatta. Il suo cuore si è fermato nel Reparto di Rianimazione: inutili i tentativi di salvarlo. E così sale a due il bilancio delle vittime del tragico incidente stradale avvenuto mercoledì sera sulla Fondovalle Sele. Prima Pasquale, l’ex infermiere di Cardiologia, spirato al “San Francesco D’Assisi” di Oliveto Citra; poi Carlo Di Cunzolo, ex dipendente Asis, cognato di Carmine Campagna, il noto plitico ebolitano anche lui ricoverato nella Rianimazione del “Maria Santissima Addolorata” dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Pasquale, Carmine e Carlo, insieme alla moglie di quest’ultimo e alla nipotina di appena 5 anni, viaggiavano sulla “Kia” presa in pieno dalla Ford guidata da un 19enne studente del “Corbino” che, con altri due ragazzi, tornava dalla festa scolastica di fine anno. Un sorpasso azzardato e la tragedia che conta ora due morti.

La moglie di Di Cunzolo e la piccola, malgrado le ferite e le fratture, stanno lentamente migliorando. Anche Carmine Campagna dà cenni di ripresa: gli hanno asportato un rene e ricostruita la milza. Prognosi riservata, dicono i medici: ma nelle ultime ore ha riaperto gli occhi e seppur a fatica riesce a comprendere tramite il citofono le parole di amici e familiari. Non sa che ieri, alla Madonna delle Grazie, si diceva per sempre addio all’amato fratello Pasquale. Ai funerali tantissima gente: c’è Gerardo Rosania di Sel («Condoglianze alla famiglia Campagna per la perdita del caro Pasquale, ed un grosso in bocca al lupo all'amico Carmine, una persona perbene»), l'avvocato Antonio Conte («una famiglia distrutta, sono sconvolto. Il giorno dell’incidente Carmine mi ha chiamato e sono corso subito: per me è come un fratello»). Il candidato sindaco Antonio Cuomo e altri politici sul sagrato della chiesa in attesa del feretro. Ad officiare il rito funebre il nuovo parroco, don Rocco Ferrara, insieme a don Enzo Caponigro del Santuario di Sant'Antonio, che per anni ha retto la parrocchia della Madonna delle Grazie. Toccanti le parole di don Rocco: «una disgrazia ha fatto volare in cielo una persona umile, che amava la sua comunità. Pasquale era ben voluto, ha fatto l'infermiere per tanti anni, ora si poteva godere la pensione, ma la volontà di Nostro Signore è stata diversa, noi la dobbiamo accettare«. Lui vuole solo il bene per Noi. Sono momenti di grande dolore, ma vanno colmati con la fede». E ai familiari: «Pasquale vi ha lasciato delle doti: l'amore per la famiglia, per la comunità della chiesa, l'umiltà, l’altruismo. Questi sono valori che non si cambiano, non mutano, sono certezze come la Fede».

Don Ferrara ha speso anche parole per gli altri familiari ricoverati: «dobbiamo confidare nella preghiera e nella volontà di Dio. Questa disgrazia ha messo a dura prova la vostra famiglia, ci sono altri familiari in ospedale a loro il nostro pensiero con preghiere e con la fede in Dio». Poi l’ultima benedizione: il feretro lascia la chiesa e arriva la notizia della morte di Carlo Di Cunzolo.

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