Muore carbonizzato nel suo terreno 

Tragedia a Capaccio Paestum: il pensionato aveva provato a domare l’incendio scoppiato a Cannito. Stamane i funerali  

CAPACCIO PAESTIUM. Muore carbonizzato mentre tenta di domare un incendio che si era innescato nel suo terreno. La tragedia, che ha visto vittima Antonio Corradino, 79 anni, di Capaccio Paestum, si è consumata nel tardo pomeriggio di lunedì in località Cannito. Il corpo è stato rinvenuto in serata, intorno alle 22, dal figlio Domenico. Questa mattina alle 9,45 saranno celebrati i funerali nella chiesa di S. Pietro Apostolo situata nel centro storico. La salma partirà dal cimitero, dopo una breve sosta davanti l’abitazione, proseguirà per la chiesa.
Le indagini sono in corso per accertare le cause dell’incendio che sembra essersi innescato in modo accidentale. Secondo una prima ricostruzione, effettuata dai carabinieri agli ordini del capitano Francesco Manna, l'anziano è sopraggiunto sul posto nel tentativo di spegnere le fiamme, che avevano interessato un fondo di sua proprietà.
Il fumo sprigionatosi nell'aria, lo ha intossicato facendogli perdere i sensi. Il destino ha voluto che il figlio Domenico, sebbene si trovasse sul posto insieme a degli amici e parenti proprio per spegnere il rogo scoppiato nel tardo pomeriggio, non si accorgesse della presenza del padre, sopraggiunto successivamente, a causa delle fiamme e del fumo intenso.
Dopo un po' di tempo, dall'innesco dei primi focolai di incendio, ha notato la macchina del padre. Ha iniziato a cercarlo rinvenendo il suo corpo senza vita a terra semicarbonizzato.
Una scena agghiacciante per l'uomo, che non ha potuto fare niente per salvare il proprio congiunto. È stato comunque allertato il 118 che ha inviato un'ambulanza della Croce Azzurra. I soccorritori hanno constatato l'avvenuto decesso dell'anziano. Ad effettuare i necessari accertamenti, sono stati i carabinieri della stazione di Capaccio capoluogo, coordinati dal comandante Maurizio Balistreri, che hanno proceduto con i sopralluoghi sentendo le testimonianze delle persone, che si trovavano nel terreno interessato dall'incendio. E' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Eboli per riuscire a domare il rogo.
La Procura effettuate le necessarie indagini ha deciso di rilasciare la salma trasportata al cimitero. Da dove stamattina partirà per la celebrazione dei funerali. Antonio Corradino è deceduto per le gravi ustioni riportate su tutto il corpo e per intossicazione da fumo causato dall’incendio. Corradino, molto benvoluto a Capaccio Paestum, lascia la moglie Emma e i tre figli Domenico, Raffaela e Gerardo.
Una vicenda, che ha molto scosso la comunità soprattutto i residenti di Capaccio capoluogo dove la vittima viveva insieme con la sua famiglia ed era abbastanza conosciuto.
Angela Sabetta
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