Municipalizzate Le strane cifre di “Alba” e “Nuova”

Dalla scissione in poi bilanci opposti per le società A una più fondi per meno servizi, il contrario per l’altra

Più soldi con meno servizi ad Alba Ecologia, meno soldi e più servizi a Nuova Manutenzione srl. È il singolare paradosso che si vive in seno alle due società municipalizzate dal 2010, anno della scissione di Alba Nuova srl operata dall’amministrazione di Giovanni Santomauro.

Dopo la bufera del concorso di Alba per assumere un direttore operativo, con tanto di esposto presentato dal geometra Giovanni Ficetola, ex direttore operativo di Alba Nuova ed oggi incaricato nella stessa funzione presso Nuova Manutenzione, un nuovo caso nasce in seno alle due municipalizzate. Che in sostanza rischia di procurare danni soprattutto a Nuova, società in liquidazione che sopravvive nella lunga attesa di conoscere il proprio futuro tra l’ipotesi di una ricapitalizzazione milionaria o un trasferimento dei dipendenti ad Alba Ecologia utilizzando la scorciatoia offerta dall’ultima Legge di stabilità.

Nel bilancio del settore igiene di Alba Nuova nel 2010 – l’ultimo prima della scissione – si leggeva di un contratto di servizio per circa sei milioni e 700mila euro, compresa la pulizia delle caditoie. Oggi la società Alba Ecologia, che si occupa di igiene per conto del comune di Battipaglia, fruisce di un contratto pari a dieci milioni e 700mila euro, pur senza avere il servizio di pulizia delle caditoie. D’altra parte Nuova ha visto diminuire progressivamente gli introiti da parte del Comune, passando dai due milioni e 700mila euro del dopo scissione (previsione Consip tre milioni e 300mila euro) a due milioni e 300mila euro dopo sei mesi. Successivamente il contratto è stato ridotto a un milione e 900mila euro. Per l’anno in corso il Comune ha approvato un contratto di sei mesi, fino al 30 giugno (data prevista della liquidazione) per 800mila euro. La previsione annuale sarebbe pertanto di un milione e 600mila euro, adatta a coprire solo le spese del personale.

Facendo un rapido calcolo, in meno di quattro anni Alba ha visto aumentare il proprio bilancio di quattro milioni di euro, con l’alibi di una raccolta differenziata spinta che ha portato ad ottimi risultati, mentre Nuova ha dimezzato le proprie entrate. Senza contare che Alba non svolge più il servizio di manutenzione delle caditoie, mentre a Nuova sono state accollate anche le cinque unità del servizio affissioni, precedentemente pagato dal Comune per 185mila euro annui, oltre al servizio della segnaletica verticale. Da Nuova, dove la rabbia è tanta per queste scelte imposte dall’alto, fanno sapere che «si vuole forse dimostrare che Nuova è passiva per chiuderla ed esternalizzare i servizi? Non era questo il tentativo dell’amministrazione Santomauro per regalare i servizi a costi maggiori per il Comune? Non ci meravigliamo perché, nonostante l’azzeramento dell’amministrazione Santomauro, resta tuttora in piedi il sistema creato dall’ex sindaco. Questa gente sta tentando ancora di far passare l’affidamento della pubblica illuminazione, che passerebbe dagli attuali 160mila euro di Nuova a 800mila euro euro annuali per 15 anni, con la scusa del risparmio energetico».

Francesco Piccolo

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