Multiservizi, operai contro Antonini

In attesa del tavolo provinciale col prefetto sale la tensione tra i dipendenti della Multiservizi che denunciano presunti soprusi da parte dell’amministratore Sergio Antonini. La task force nominata dalla commissaria Filippi non placa la rabbia dei dipendenti, soprattutto quelli rientrati dalla cassa integrazione, che ad un mese dal ritorno al lavoro lamentano ancora stipendi arretrati a cui va ad aggiungersi quello di gennaio: «abbiamo scritto ad Antonini – spiega Guido Milione – perché continua ad avere atteggiamenti preferenziali nei confronti di un gruppo di dipendenti, ai quali continua a saldare le mensilità arretrate, oltre a concedergli altri privilegi quali ferie e permessi. Per questo denunciamo disparità di trattamento che si protrae da troppo tempo». I dipendenti chiedono parità di trattamento ma soprattutto il pagamento delle mensilità arretrate, cinque stipendi in sospeso che hanno costretto gran parte di loro a chiedere prestiti a parenti ed amici. Un indebitamento ormai insostenibile per molti che si trovano in arretrato con il mutuo: «un sopruso che nei prossimi giorni denunceremo anche al commissario prefettizio – continua Milione – la situazione è ormai insostenibile, dopo la cassa integrazione abbiamo ripreso a lavorare anche se illegittimamente demansionati con le nobili intenzioni di aiutare l’azienda. Aspettiamo solo l’incontro del 12 febbraio poi avvieremo la protesta». Nel frattempo ieri mattina un gruppo di parcheggiatori si è riunito per decidere le prossime azioni. Ad inasprire gli animi dei 32 dipendenti anche il mancato avvio della cassa integrazione sottoscritta a gennaio dall’Amministratore della Multiservizi con la Regione.

Una situazione estremamente delicata che ha indotto la Filippi a creare un pool di funzionari comunali che nelle prossime settimane saranno impegnati a verificare gestione economica e legale di tutte le partecipate, in particolare Multiservizi e Patrimonio.

Angelica Tafuri

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