Multiservizi, Cda rinviato Trattativa con Antonini

I vertici di Palazzo di città lavorano per un rientro delle dimissioni del manager Il Consiglio slitta al 26 febbraio: due giorni prima c’è il faccia a faccia in Prefettura

Slitta alla prossima settimana l’atteso Cda della Multiservizi che avrebbe dovuto ratificare il bilancio della società partecipata e nel contempo prendere atto delle dimissioni dell’Amministratore unico Sergio Antonini, protocollate il 9 febbraio scorso. La decisione è giunta ieri sera al termine di un vertice convocato dal commissario prefettizio Vincenza Filippi al quale hanno partecipato i tecnici comunali e la task force di controllo istituita un mese fa a Palazzo di Città con il compito di verificare la gestione delle società controllate dall’Ente.

Sette giorni cruciali quelli che si sono presi i vertici del Comune, probabilmente per tentare di convincere Antonini a fare dietrofront: in questo caso il manager potrebbe presentarsi con pieni poteri operativi ad un altro importante appuntamento, quello del 24 febbraio, in Prefettura, per discutere del piano aziendale della partecipata e della gestione del personale, così come richiesto dai sindacati.

Rinvio strategico quello del Cda, dunque, o semplice passaggio tecnico verso una nuova governance della società? Difficile dirlo. Come è difficile ipotizzare un ritorno sui suoi passi dello stesso Antonini che aveva spiegato a la Città anche i termini della sua scelta: il manager aveva detto a chiare lettere di non poter più sopportare «l’autentico accanimento contro la mia persona». «In primis - aveva aggiunto - nessuno si prenda il merito, in quando ho già ufficializzato le mie dimissioni, con protocollo di lunedì 9 febbraio, ed è seguita la convocazione dell'assemblea prevista il 21 febbraio prossimo per l'approvazione del bilancio 2013, bilancio che era già stato approvato dal collegio sindacale e dal sottoscritto a marzo del 2014, ma non dal socio della partecipata (leggi Comune, ndr). Inoltre avevo già rimesso nelle mani della commissaria il mio mandato al momento del suo arrivo ad Eboli, e non furono accettate».

Per poi ribadire: «le mie dimissioni sono state protocollate lo scorso 9 Febbraio e saranno seguite anche da motivazioni che ho inserito in due dossier che saranno inviati a breve al segretario comunale, e per questo che nessuno si prenda il merito».

Parole inequivocabili di rottura, dunque, con la partecipata ed il suo futuro destino. Il manager era rimasto al suo posto di comando solo per l’ordinario, in attesa del Cda di domani quando, con l’approvazione del bilancio, la partita si sarebbe chiusa con la ratifica sempre in Consiglio del suo addio. Ieri però la decisione di far slittare tutto di una settimana. Tempo per ricucire o per lasciare proprio nelle mani di Antonini la patata bollente del confronto di martedì prossimo in Prefettura?

Angelica Tafuri

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