Multiservizi: Antonini prepara il dossier

Ma l’amministratore dimissionario, che ha anche depositato il bilancio 2013, finisce nel mirino di due ex sindaci

Con le dimissioni dell’amministratore della Multiservizi, Sergio Antonini, arriva, finalmente, anche l’approvazione del bilancio 2013 della società: le motivazioni sono in due dossier “secretati” che nei prossimi giorni arriveranno sulle scrivanie del commissario prefettizio, Vincenza Filippi, e del segretario comunale. Secondo Antonini, infatti, il bilancio è pronto dal marzo del 2014.

All’amministratore dimissionario, che si è definito vittima di un accanimento personale in merito alla gestione della partecipata e della vertenza sindacale sulla pianta organica della società aperta da oltre un anno, ma anche e abbandonato alla gogna mediatica dal sindaco che due anni fa lo ha nominato a capo della Multiservizi, replica proprio il primo cittadino tirato in ballo, Martino Melchionda: «Comprendo lo stato d’animo di Sergio – commenta l’ex sindaco – e sono grato per il lavoro svolto in una situazione di grande difficoltà, però alcune cose vanno precisate sulla pianta organica e sul bilancio».

Solidarietà, sì, ma anche chiarezza: questo chiede Melchionda che difende la sua scelta di nominare Antonini alla guida della partecipata e ne promuove il lavoro svolto, ma boccia il suo “non decidere” che per oltre un anno ha lasciato nel limbo la Multiservizi e i suoi 32 dipendenti: «Da sindaco ho sempre detto a chiare lettere che la società, con i servizi che ha in carico non può reggere con un numero così elevato di dipendenti. Politicamente ed amministrativamente lo abbiamo sempre sollecitato a proseguire nella scelta dei tagli necessari, aveva il nostro sostegno, ma ha atteso troppo e come spesso accade il non decidere è più dannoso di una scelta difficile».

Il riconoscimento sull’operato non esonera l’ex amministratore della Multiservizi dalle “bacchettate” di Melchionda, che si sofferma anche sul bilancio 2013, approvato da Antonini e dal collegio sindacale però mai portato in assemblea: «Se è pronto da marzo scorso perché solo ora convoca l’assemblea – precisa l’ex sindaco - l’approvazione dell’esercizio finanziario è stato chiesto a più riprese anche dal commissario prefettizio, ma consegnato solo poche settimane fa».

Un ritardo che insieme alle indagini giudiziarie su presunte assunzioni in periodo elettorale e lavori esternalizzati avrebbe condotto la Filippi a “commissariare” la Multiservizi e a nominare una task force di controllo coordinata dal segretario generale.

Proprio sulle “ombre” giudiziarie e sul mancato pagamento degli stipendi è intervenuto Gerardo Rosania: «Per anni non c’è stato un “piano industriale” degno di questo nome – accusa l’esponente di Sinistra Unita - il consiglio comunale ne avrà approvato, in cinque anni, almeno tre o quattro, senza che nessuno si traducesse in atti concreti della società. L’accumulo di deficit ha raggiunto il suo culmine nelle elezioni del 2010: a causa delle assunzioni di personale a tempo determinato? O, come qualcuno dice, per le cene elettorali?»

Questi argomenti faranno parte del dossier alla cui stesura sta intanto lavorando Antonini che poi lo consegnerà al segretario comunale, Gelormini, al quale però si rivolgeranno anche i dipendenti della Multiservizi che vogliono sapere a chi e a quanti di loro sono stati pagati gli stipendi: «Finalmente avremo un interlocutore imparziale», ha commentano Guido Milione della Cisal.

Angelica Tafuri

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