Multe stradali Ora il ricorso si può fare anche con la Pec

Multe stradali, ora il ricorso al prefetto si può presentare anche tramite posta elettronica certificata. Il Ministero dell’Interno, con una nota del dipartimento Affari interni e territoriali (n. 17666 dell’11 novembre scorso), ha imposto alle Prefetture di attivarsi in tal senso. L’obbligo in verità già esisteva: già nel 2005 il decreto legislativo 82 aveva previsto la possibilità di utilizzare la Pec per queste tipologie di comunicazioni. La nota ministeriale non ha fatto altro quindi che dare concreta attuazione a questa disposizione di dieci anni fa: ovviando ad alcuni equivoci (ad oggi alcune prefetture già erano in grado di ricevere ed elaborare ricorsi a mezzo Pec, altre ancora no) ma creandone anche di nuovi. La nota infatti stabilisce che la Pec deve essere sottoscritta «con firma digitale autenticata della persona legittimata» (e la legge nulla prevede in tal senso; e che la Pec possa contenere in allegato un documento in pdf con il testo del ricorso, e la firma dell’interessato. «Nessuna legge – spiegano i legali del portale internet Laleggepertutti.it – richiede che il ricorso cartaceo presenti una autenticazione della firma perché la Pec è di per sé stessa attestazione fidefacente della provenienza del messaggio. La firma digitale non è quindi necessaria». Quanto, invece, alla possibilità di inviare il ricorso con un file pdf allegato «la Pec garantisce la certezza sulla provenienza e ricezione del messaggio relativamente al solo testo contenuto nello stesso, ma non per gli eventuali allegati. Ecco perché è bene fare un “copia-incolla” del ricorso all’interno del corpo della mail per evitare il rigetto del ricorso».

Anche l’eventuale risposta della Prefettura potrà avvenire, su richiesta del ricorrente, a mezzo Pec. ©RIPRODUZIONE RISERVATA