LA POLEMICA

Mozzarella frozen, la rivolta dei produttori di Battipaglia

Manifestazione contro la possibilità di produrla con il latte congelato

BATTIPAGLIA. «O è fresca, o non è». Lo slogan campeggia su un enorme manifesto giallo. Sul piazzale di “Franco’s pizza”, a poche decine di metri dallo svincolo autostradale di Battipaglia, ci sono produttori, ristoratori, allevatori e operatori delle associazioni di categoria: «No alla mozzarella frozen», tuonano. Col sorriso in volto e la mano tesa, offrono un po’ d’oro bianco ai viandanti, che lasciano una firma contro la variazione al disciplinare, da parte del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop, che potrebbe consentire d’apporre il marchio di denominazione d’origine protetta pure sulle confezioni di mozzarella surgelata. Sull’asfalto rovente della statale 18, la manifestazione comincia alle 10 di mattina e si protrae fino alle 14: mille le firme sui moduli che saranno consegnate al ministro dell’agricoltura Maurizio Martina. Sulla piazzola si fermano tante persone del posto, molti autotrasportatori e soprattutto numerosissimi turisti diretti verso il Cilento. S’avvicinano al gazebo, allettati dalla famosa mozzarella di Battipaglia: sposano la causa degli esperti del settore, che quel marchio vogliono tutelarlo. C’è anche Rosario Rago, presidente di Confagricoltura: «È un’assurdità pensare a una mozzarella congelata dop», dice. E fanno eco i produttori caseari. Lazzaro Jemma dice che «le modifiche sono in contrasto con le regole alla base del marchio dop e non tutelano le tipicità». E poi c’è Filippo Morese, che con dovizia spiega che «l’Istituto zooprofilattico fa sapere che nella frozen non si può individuare la foresina, che consente una più semplice rintracciabilità del latte». Dicono no anche i ristoratori. Helga Liberto, chef di “PizzaArt”, parla di «un abominio», e aggiunge: «Un percorso lungo, ma vinceremo». Valentino Tafuri, pizzaiolo battipagliese di 28 anni che presiede il comitato promotore “No mozzarella frozen”, si muove da una parte all’altra del piazzale, e a tutti fornisce lumi sui motivi della protesta: accanto a lui, Vincenzo Pagano, il giornalista che per primo ha sollevato l’attenzione sulla vicenda. Tafuri parla di una iniziativa che nasce «dalla consapevolezza d’essere cittadini di una Battipaglia che è riconosciuta in tutto il mondo». Il proprietario della pizzeria “3Voglie” fa riferimento a «uno schieramento di chi fa prodotti di qualità» e conclude: «Vogliamo far sentire la voce della città e dell’intera Piana».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.