IL CASO

Mozzarella di bufala, da Bellizzi alla Ue

La battaglia di un caseificio finisce sul tavolo della Corte di Giustizia Europea

BELLIZZI - “Non ve lo dice l’Europa”, tuonano gli imprenditori costretti a dotarsi di impianti su impianti e a stoccare altrove tutto ciò che non è latte d’area Dop. E così la mozzarella di bufala campana arriva fino alla Corte di giustizia dell’Unione Europea. La crociata dei caseifici al controverso decreto ministeriale del 2014 travalica i confini. E dopo i pronunciamenti dei giudici del Consiglio di Stato, arriva fino in Lussemburgo sulle spalle dei Raimondo, quello dei titolari della “Mail srl”. Il caseificio bellizzese, in cordata con le aziende casertane, “Cirigliana” di Riardo e “Sorì” di Teano, battaglia da 3 anni contro il decreto “per la sicurezza alimentare e la produzione della mozzarella di bufala campana Dop”.

Carmine Landi