Mozzarella blu, protesta al porto contro il falso "made in Italy"

Rimosso il presidio di allevatori e coltivatori davanti al varco Ponente del porto commerciale. Una manifestazione per sottolineare la necessità di disciplinare le importazioni di prodotti agroalimentari per tutelare la filiera agricola italiana

SALERNO. E' stato rimosso poco dopo mezzogiorno il presidio allestito da allevatori e coltivatori davanti al varco Ponente del porto commerciale di Salerno. Una manifestazione in contemporanea con i blocchi al valico del Brennero e in altre città italiane, per sottolineare la necessità di disciplinare e controllare le importazioni di prodotti agroalimentari per tutelare la filiera agricola italiana.

Nei gazebo gialli di Coldiretti, i manifestanti hanno distribuito volantini e frutta, pesche e albicocche di stagione di produzione tutta locale, per rimarcare l'importanza di una produzione certificata. "A rischio sono centinaia di migliaia di aziende, tutta la filiera e la genuinità delle nostre produzioni - spiega il presidente di Coldiretti Campania Gennaro Masiello - noi scendiamo in campo per combattere la mancanza di trasparenza e per sostenere il reddito dei produttori e la garanzia di poter consumare sicuro". Il caso delle mozzarelle blu, importate dalla Germania ma vendute come prodotto italiano, ha scatenato la reazione dei produttori italiani.

Tra gli striscioni esposti dinanzi al porto di Salerno, slogan forti, come "Via il finto made in Italy dagli scaffali" e "I formaggi si fanno con il latte e non con la polvere". Tra le iniziative attivate da Coldiretti in questa giornata di protesta, anche il "controllo fai da te" sulle importazioni alimentari. Alcune auto civetta di Coldiretti, dopo i controlli eseguiti dalle fiamme gialle, hanno seguito i tir, soprattutto quelli con targhe estere, fino a destinazione. I dati raccolti faranno poi parte di un dossier.