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Mozione di sfiducia a Della Pietra

Documento dell’opposizione: «Vogliamo evitare ulteriori danni»

MAIORI. Una mozione di sfiducia per chiedere lo scioglimento del Consiglio comunale di Maiori. L’ha presentata la minoranza consiliare, rappresentata da Francesco Amato, Antonio Capone, Raffaele Capone, Raffaele Cipresso, Giuseppe Confalone, Lucia Mammato, che giustificano la loro decisione «in considerazione delle attuali condizioni di degrado amministrativo e politico in cui versa il paese, e allo scopo di evitare ulteriori e più gravi danni economici e sociali».

Dunque l’opposizione, mai come ora compatta, si schiera contro l’attuale Amministrazione che «pur avendo la maggioranza aritmetica in sede consiliare non ha la prevalenza numerica politica».

Il documento, presentato dalla minoranza e protocollato al Comune, addebita alla maggioranza e, in particolare, al sindaco Antonio Della Pietra, una serie di insuccessi amministrativi e di inadempienze procedurali.

Tra queste lo «svilimento dell’istituzione consiliare e il mancato rimborso della quota di servizio idrico destinata alla depurazione, nonostante ci siano in bilancio 500.000 euro accantonati». Inoltre anche diversi progetti, voluti fortemente dall’Amministrazione, si sarebbero rivelati un buco nell’acqua.

«La nuova raccolta differenziata – rimarcano i firmatari della mozione – ha fatto accrescere il costo del servizio di almeno 200 mila euro, di fronte ad un aumento percentuale pari solo al 15 per cento». «E, ugualmente – aggiungono - anche la gestione della spiaggia libera e l’affidamento della struttura portuale sono stati un fallimento e ora l’Ente è esposto al pericolo dover pagare i danni. Tutto ciò prefigura, relativamente a contenziosi e richieste di risarcimento, un danno erariale considerevole per le casse comunali. Tant’è che abbiamo inviato, a proposito dell’affidamento del porto, un esposto alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza al fine di accertare eventuali responsabilità».

Gaetano de Stefano