il debutto

Movimento s’ispira all’acqua

Nasce un nuovo movimento civico dal nome bizzarro e nel contempo significativo perché rimanda alla limpidezza ed all’energia dell’acqua, il primo degli elementi vitali. Al battesimo di questa nuova...

Nasce un nuovo movimento civico dal nome bizzarro e nel contempo significativo perché rimanda alla limpidezza ed all’energia dell’acqua, il primo degli elementi vitali. Al battesimo di questa nuova entità hanno partecipato, lo scorso martedì, circa 450 persone che si sono riunite per riconoscere il movimento civico dell’acqua. Obiettivo dell’organismo è ascoltare le istanze dei cittadini e sostenere chi di queste richieste vorrà farsi vero portavoce. Ad illustrate la mission del movimento, peraltro, è stato Mario Vicidomini, il suo ideatore. «Vogliamo partecipare alla vita della nostra città, ascoltando le esigenze dei cittadini e cercando di superare tutte le disparità di trattamento a cui assistiamo ogni giorno – ha spiegato Vicidomini nel corso dell’incontro di venerdì – Il nostro obiettivo è quello di crescere in maniera autonoma e al di fuori di ogni schieramento politico ma, nel contempo, di poter rivestire un ruolo chiave, in futuro, all’interno delle opportune sedi amministrative». Ha, poi, aggiunto: «Sosterremo chi ha sempre voluto fare qualcosa per Cava, ma che non ha mai avuto la forza di farsi ascoltare. Da qui anche la scelta del nome del movimento che contiene la parola acqua perché vuole fare sue le qualità di questo elemento quali trasparenza, duttilità, essenzialità, metamorfosi e pulizia».

Sulla stessa falsariga anche il consigliere di opposizione Matteo Monetta (tra i soci fondatori del movimento), eletto nelle fila della lista di centrodestra “Cava per le Libertà”, da cui ha preso le distanze da circa un anno.

«Sono orgoglioso di far parte di questa aggregazione – ha sottolineato l’esponente – All’inizio eravamo in pochi, ma adesso siamo già centinaia di persone e spero che saremo sempre di più». Monetta ha, poi, precisato: «Lotteremo per la tutela dei diritti di base, siano essi quelli del lavoro o della famiglia». (a.c.)