Movida sicura, chiudono tre locali

Il caso movida divide i cittadini. Gli imprenditori: "Un decalogo per ottenere una proroga dell’orario". E la Confcommercio chiede un incontro al sindaco De Luca

• Altri quattro locali notturni saranno costretti a chiudere i battenti per una settimana: nel mirino della linea dura operata dal sindaco De Luca nei confronti della movida sono infatti finiti due bar di via Roma, uno di Vicolo della Neve ed uno di Largo Dogana Regia. Gestori e titolari, nei primi due fine settimana di "ronde" di vigili, polizia e carabinieri, sono stati sorpresi con lo stereo acceso dopo la mezzanotte. La sanzione post ordinanza che impone alle 24 lo stop delle attivitá di intrattenimento musicale è stata sommata dagli uffici Annona a multe precedentemente ricevute.

Lunedì la chiusura temporanea era stata invece decretata per tre bar situati tra parco Arbostella, via Posidonia e via Trento. Ma il pugno duro dell’amministrazione comunale non fa scoraggiare gli imprenditori del by night, fermamente intenzionati ad essere ricevuti dal sindaco per ottenere una deroga che conceda loro di tenere musica di sottofondo - dunque rispettando una soglia massima di decibel - fino alle due e trenta di notte, almeno durante il fine settimana. Dopo una riunione tenuta lunedì sera al "No Name" di via Da Procida, i gestori della movida si sono incontrati ieri pomeriggio in una affollatissima riunione tenuta presso la sede della Confcommercio, alla presenza del presidente Lazzarini che ha raccolto le loro istanze.

E’ stato varato un decalogo chiamato "Movida sicura" che in dieci punti impone a chi lavora nel by night alcune regole da seguire scrupolosamente come il pagamento dei diritti Siae, quello della Tosap per l’occupazione del suolo pubblico, la pulizia degli spazi antistanti i propri locali, il divieto tassativo di servire alcolici a minorenni o a persone in evidente stato di ebbrezza, la dotazione di perizie fonometriche per attestare la soglia massima di decibel che possono essere prodotti dagli impianti stereo, la creazione di navette notturne per riaccompagnare a casa chi ha alzato troppo il gomito, evitando così incidenti stradali. Nel decalogo sono stati inseriti anche alcuni punti ispirati alla vocazione turistica della cittá, come listini prezzo bilingue e corsi di formazione per il personale (barman, camerieri ed addetti alle vendite) che dovranno essere in grado di comunicare in inglese con i visitatori stranieri.

In cambio chiedono una deroga ed il ripristino del vecchio regolamento 2006 in base al quale hanno ottenuto le autorizzazioni a restare aperti - incluso sottofondo musicale - fino alle 2.30. L’obiettivo, spiegano dalla Confcommercio, è quello di evitare «che venga distrutto un settore nel quale sono stati autorizzati cospicui investimenti finanziari che danno reddito di sostentamento ad operatori ed addetti».

L’associazione di categoria, che propone l’istituzione di un bollino blu da assegnare agli esercizi commerciali meritevoli e rispettosi del decalogo, assicura che «la musica di sottofondo all’interno dei locali rispetterá i limiti imposti per legge». Ma allo stesso tempo «gli operatori chiedono di poter operare nella piena certezza del loro diritto».
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