Movida, regole rigide in tema di sicurezza «Servono i controlli»

«Non vanno impiegati volontari, solo le forze dell’ordine» Bove: «Regole uguali per tutti, anche per chi spara alle 3»

Bocciata la proposta di coinvolgere le associazioni di volontariato come quella dei carabinieri, per contrastare l’inciviltà della clientela all’esterno dei locali pubblici. I consiglieri Michele Mazzeo, Enzo Bove e Vincenzo Landolfi spingono, invece, per una maggiore presenza di forze dell’ordine. Questi alcuni dei punti emersi dalla commissione congiunta Statuto e Regolamento, presieduta da Enzo Landolfi, e Attività Produttive, retta da Pasquale Senatore, tenutasi ieri pomeriggio al Comune. Il tema era la regolamentazione della movida cercando di mettere d’accordo locali e residenti. Si è parlato prevalentemente di sicurezza. «Evitiamo il coinvolgimento delle associazioni di volontariato - afferma il consigliere Bove - Propongo nei fine settimana di fare, invece, molta prevenzione in prossimità dei locali e non fuori dall’area della movida, come piazza san Francesco e Trincerone. Più forze di polizia, dunque, nell’area dove insistono i locali pubblici e le sanzioni fatele applicare anche a chi spara fuoco fino alle 3 di notte». Dello stesso avviso è il consigliere di Rifondazione comunista, Michele Mazzeo. «Non serve il volontario - afferma Mazzeo - Ci deve essere la persona autorevole che nel caso ci fosse il bisogno di portarsi al commissariato il ragazzo che esce fuori dai gangheri, lo può fare tranquillamente». Ad appoggiare Mazzeo e Bove anche il consigliere di maggioranza Enzo Landolfi. «E’ un fenomeno - afferma Landolfi - che sfugge al controllo degli abitanti e degli operatori della movida. A questo punto la soluzione è una presenza marcata delle forze dell’ordine». Ma c’è anche chi propone una soluzione alternativa. «L’unica soluzione definitiva al problema - afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Germano Baldi - è quella di prevedere nel piano urbanistico comunale un’area limitrofa dedicata alla movida. Anche su questo, si vede che la maggioranza naviga a vista e non è capace di mettere le basi per una risoluzione definitiva del problema. Non hanno un progetto futuro di città».

Mentre i presidenti delle due commissioni oltre agli assessori Marcello Murolo e Giovanni Del Vecchio, valuteranno le richieste emerse dall’incontro, i gestori dei locali con il responsabile Confesercenti della movida, Antonio Sorrentino, hanno parlato del tema della raccolta firma (a quota 3mila), cioè gli orari della musica. E’ stato chiarito che chiedono una proroga fino all’una di notte il venerdì e sabato solo della musica a basso volume proveniente dalla radio. Favorevoli i consiglieri del Pd, Senatore e Servalli: «Se la radio non si avverte fuori dai locali, allora perché non concederla? Noi partiamo dal principio che sotto le abitazioni non vogliamo baccano».

Annalaura Ferrara

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